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Festa in USA, bene Tokyo ed azionario Euzone a inizio settimana

L’S&P 500 venerdì sera ha mancato il nuovo record storico del più  piccolo dei margini (-0.03%). Meglio  il Nasdaq 100 (+0.31%) anche sulla settimana (+1.42% vs 0.58% dell’ S&P 500) ad indicare un ritorno verso tech e growth stocks, favorito in parte almeno dal deterioramento dei dati macro. Che quest’estate le cose siano andate peggio delle attese, sul  fronte economico, lo mostrano bene i Citi surprise index globali, tutti tendenti al ribasso, e negativi, tranne gli emerging, per  i quali le attese erano meno robuste.

Così gli investitori sembrano cercare l’asset allocation che funzionava prima del Covid, e per un buon periodo subito dopo, prima che lo stimolo e le riaperture dessero fiato  ai ciclici. A non essere molto in linea con questo scenario sono le commodities che tengono, e i numeri dell’inflazione, che continuano a sorprendere al rialzo ( vedi Lampi del 2  Settembre – link  ).

Oggi è festa in US (Labour day) e quindi si poteva tranquillamente contare su un clima vacanziero e volumi ridotti. La cosa non ha impedito all’Asia di mettere a segno una seduta decisamente positiva. Tokyo continua a festeggiare l’uscita di scena di Suga. La salita in 2 sedute è del 4%, che si aggiunge all’oltre 5% guadagnato nelle 9 sedute precedenti. Aggiungiamoci il volo del future in mattinata EU (livello di 30.000 punti superato) e siamo a oltre un 11% in 11 sedute. Sicuramente il lungo consolidamento aveva prodotto un posizionamento difensivo, che ha dato luogo a un forte short squeeze oltre i meriti (o forse meglio dire i demeriti) del Premier. Io ero positivo su Tokyo e lo  resto, ma forse a sto punto è meglio cercare un punto di entrata meno ipercomprato.
Bella riscossa anche del China Complex con buoni progressi in particolare a Shenzen (+1.8%). Difficile  indicare un catalyst preciso ma ci sono state una serie di dichiarazioni costruttive
** CHINA SECURITIES REGULATOR SAYS WILL EXPAND THE CHANNELS FOR FOREIGN CAPITAL TO INVEST IN CHINA’S SECURITIES AND FUTURES MARKET || SAYS WILL SUPPORT CHINESE COMPANIES TO LIST IN HONG KONG
** Chinese Vice Premier Liu He said the private economy must be supported and that “guidelines and policies for supporting the private economy have not changed…and will not change in the future.”
** In addition, China’s central bank and financial regulators said over the weekend they would increase the high-level opening of the financial sector by optimizing institutional arrangements and improving regulations, the official China Daily reported.
Anche sulle piazze cinesi il  sentiment non  può che essere molto scettico. Serve il catalyst per ottenere la reazione.
Delle altre borse, solo Mumbai ha messo a segno un progresso apprezzabile mentre Seul, Taiwan e Sydney sono rimaste sostanzialmente al palo.

Le borse europee sono partite con un buon progresso,  anche qui senza un motivo preciso, al di la della forza di Tokyo, la più “occidentale” delle borse asiatiche che però aveva un motivo preciso.
Vero, i factory orders tedeschi hanno sorpreso un consenso che li vedeva ritracciare di 0.7% a luglio, guadagnando il 3.4% che segue un +4.6% di Giugno. La serie è ai massimi storici, oltre il 15% sopra i livelli di Febbraio 2020. In parte però questo deve essere un effetto delle difficoltà  di approvvigionamento, che spingono a ordinare di più.
La verità è che anche la discesa di venerdì dell’azionario EU non è che fosse basata su motivazioni profonde. Avevo commentato che le tensioni nascevano dal timore che l’ECB facesse tapering prima della Fed (e quindi forza dell’€) insieme al sospetto che Wall Street calasse nel finale di seduta. Ma la seconda cosa non è successa, mentre l’€ è tornato quasi sui livelli pre payrolls. Oggi i guadagni sono abbastanza equamente distribuiti nei vari settori.
Il racconto della giornata, con gli  USA fuori, finisce più o meno qui. Buoni progressi per gli indici, Dollaro in lieve rimbalzo, rendimenti in stabilizzazione in Europa e Commodities tranquille. I futures azionari USA prendono un po’ di terreno, e i futures sui bonds indicano un lieve rimbalzo dei rendimenti treasury. Vedremo cosa succederà  domani, con il  ritorno in ufficio degli operatori USA, post week end lungo.
Gli argomenti da discutere non mancano:
1) Il labour market report a prima vista è stato brutto, ma Household survey, disoccupazione e soprattutto salari orari raccontano una storia diversa. Inoltre, questa settimana circa 7 milioni di americani perderà il sussidio di disoccupazione, con lo scadere degli schemi straordinari, e altri 3 milioni perderanno gli extra 300$ settimanali ( link WAPO ). Questo può  avere un doppio effetto:  uno negativo sulla  spesa, e uno positivo sull’occupazione, che sembra essere l’ago della bussola della Fed.
2) da mercoledì in poi avremo news su come il dato ha impattato sulla view del FOMC. Avremo Williams, Kaplan (mercoledì), Daly, Bowman, ancora Williams e  Kaplan, Kashkari e  Rosengren (Giovedì) e Mester (venerdì). Visto che prima di Jackson Hole molti membri si erano espressi a favore di un tapering in tempi stretti, vedremo se confermeranno, o si allineeranno col messaggio più moderato di Powell. Ma comunque il tapering ormai è questione di tempo.
3) Nel frattempo, se entro fine settembre non si ottiene un accordo sul budget, il governo USA avrà un nuovo shutdown. C’è ancora diverso tempo, e ormai siamo abituati a questi spettacoli a Washington, ma comunque è  da tenere a mente, perchè al momento non c’è un piano preciso, ma qualche chiacchiera su una misura temporanea che finanzi l’attività fino al Ringraziamento, o a Natale.

Il resto della settimana propone comunque appuntamenti importanti:
Domani abbiamo il trade balance cinese di Agosto, lo Zew tedesco di settembre e il meeting della Reserve Bank of Australia
Mercoledì abbiamo in US i Job openings di Luglio, utili per capire qual’è l’effettiva domanda di lavoro. E i citati discorsi di Williams e Kaplan
Giovedì è dominato dal meeting ECB (domani scrivo un breve commento). Inoltre c’è il CPI cinese di Agosto, e i discorsi dei membri FED  Daly, Bowman, Williams, Kaplan, Kashkari e Rosengren.
Venerdì chiudiamo con il PPI USA di Agosto, e il discorso del membro Fed Mester.