Le banche centrali spengono il rally azionario

Chiusura invariata ieri sera (Mercoledì) per l’S&P 500, in calo di appena lo 0.06%. Non da buttare via, considerando che l’effetto Netflix ha travolto il Nasdaq 100 (-1.49%) e soprattutto l’indice FAANG (-6.17%). La seduta ha visto anche una fase correttiva per i tassi, con una tendenza delle curve ad appiattirsi. Dopo la chiusura, Tesla ha prodotto risultati ottimi, stracciando le stime di EPS e fatturato ( link ) cosa che ha fatto fare un balzo all’azione in aftermarket e prodotto un bel recupero dei futures, Nasdaq in testa.

Le news avrebbero dovuto galvanizzare la seduta asiatica, ma l’effetto si è fermato a Tokyo, Sydney, Mumbai, Seul e Jakarta. Negative Ho Chi Min e Taiwan, e in profondo rosso il China Complex.
Il sentiment nei confronti di economia e asset cinesi si sta deteriorando di buon passo. Il Presidente XI ha al momento confermato l’attuale strategia zero Covid e richiesto maggiore collaborazione globale contro il  Covid ( link ), ma l’effetto è  stato non percetibile. I casi in Cina hanno ripreso a salire con le possibili conseguenze per il  ciclo illustrate nel pezzo di ieri ( link ). Nelle prime 2 settimane di aprile la vendita di auto è crollata del 44% rispetto all’anno scorso, e del 48% rispetto a Marzo, tanto per dare un idea dell’effetto. Sul  media ufficiale Securities Times  è uscito un editoriale che segnala che lo Yuan calerà ancora nel corso dell’anno, “per colpa dei rialzi dei tassi FED e dell calo delle esportazioni, e della fuga di capitali dagli emerging”. Le autorità sono così preoccupate che hanno ordinato ai governi locali di emettere il grosso del plafond di bonds destinati a finanziare gli investimenti per il 2022 entro Giugno. Le promesse di stimolo si moltiplicano. Purtroppo il rallentamento da lockdown non è molto sensibile allo stimolo monetario, e il consenso comincia a proiettare un bel fosso per l’economia cinese: Nomura ha tagliato le  stime di GDP  per l’anno a 3.9% da 4.4% ( link China’s Covid Zero Will Drag Growth to Below 4%, Nomura Says). Nota bene: il target ufficiale è 5.5%.
Per il momento il mercato lo considera un problema ancora locale, nel senso che non si è visto un grosso impatto di questo particolare tema al di fuori degli asset cinesi. Anche oggi il tema dominante in occidente continua ad essere l’inflazione galoppante e la reazione delle banche centrali, quando invece un serio rallentamento cinese avrebbe un effetto disinflazionistico su alcune commodity, e sulle  aspettative di politica monetaria globale. Io credo che, a meno di rapidi miglioramento del quadro, che non sembrano probabili, queste crescenti difficoltà avranno ripercussioni globali, e alcuni banchieri centrali dovranno nuovamente cambiare idea.

Già, perchè tra ieri e oggi è stato un coro di esponenti di ECB e FED. Nelle ultime ore almeno 3 membri del Governing Council ECB hanno aperto a un rialzo  dei tassi a Luglio. Il risultato è che ora la curva prezza 75 bps di rialzi entro l’anno (notare che 4 o 5 mesi fa la stessa gente parlava di tassi fermi fino a fine 2023).
*NAGEL: ECB MAY BE ABLE TO STOP ASSET PURCHASES AT END OF 2Q
*NAGEL: ECB COULD RAISE INTEREST RATES EARLY IN 3Q
*WUNSCH SAYS HE’S READY TO CONSIDER DEPOSIT-RATE HIKE IN JULY
*ECB’S WUNSCH SAYS POLICY RATES COULD TURN POSITIVE THIS YEAR
*ECB RATE HIKE POSSIBLE IN JULY, WILL DEPEND ON DATA: GUINDOS
*MONEY MARKETS PRICE THREE ECB QUARTER-POINT RATE HIKES IN 2022

Sul fronte FED, ieri sera la Daly ha dichiarato che il caso per 50 bps a maggio è “solido”
*FED’S DALY SEES `REALLY SOLID’ CASE FOR 50 BPS RATE HIKE IN MAY
Fed’s Daly: Case For 50Bps Rate Hike In May Is Now ‘Complete’

Oggi l’attenzione su questi temi era massima, perchè nel tardo pomeriggio, a mercati chiusi, era previsto un panel dell’ IMF con partecipazione di Powell e della Lagarde. Per cui i rendimenti sono partiti da subito in rialzo, e  l’€ ha aperto la  seduta europea sopra 1.09 vs $ in reazione a tutti questi inviti a muoversi dei vari membri ECB.

L’azionario continentale ha però avuto una partenza buona, eventualmente in parte in risposta alla forza dei futures USA post Tesla, e alla bontà di alcuni risultati (Nestle, Ineos e altri) e in parte in reazione all’esito del dibattito TV tra Macron e la Le Pen, che ha visto il primo prevalere, sia pure mostrando il consueto deficit di empatia. Gli ultimi sondaggi mettono il Presidente uscente al riparo dal margine d’errore
*MACRON LEADS LE PEN 56%-44% IN OPINIONWAY ELECTION RUNOFF POLL
*MACRON LEADS LE PEN 55.5%-44.5% IN IFOP ELECTION RUNOFF POLL
*MACRON LEADS LE PEN 57.5%-42.5% IN IPSOS ELECTION RUNOFF POLL

Così l’azionario Euro ha preso  il largo, con il CAC 40 a guidare il gruppo, e Milano assai attardata dalla cattiva vena di alcuni pesi massimi (Enel e Eni). La forza dell’€ si è però gradualmente persa per  strada mentre i rendimenti hanno conservato la tendenza a salire. Tra le  commodities l’oil  è rimasto sostenuto, ma alcune altre, come i preziosi, hanno ceduto. Sul mercato è parso di respirare anche un po’ di ottimismo per la crisi ucraina, con alcuni ciclici in denaro, i safe heaven in calo, insieme con settori come clean energy o armi. La  cosa può essere legata alle dichiarazioni russe sulla conquista di Mariupol, che lasciano  sperare alcuni che la parte di scontri accesi finisca. Questo sentore si è un po’ ridotto nel pomeriggio, quando Biden ha messo in discussione la cosa.
In attesa dello  show,  abbiamo avuto dei dati USA nel pomeriggio.

Se i sussidi di disoccupazione hanno marginalmente deluso, ma restano su livelli storicamente bassissimi, il Philly FED è uscito ad Aprile bel più basso delle attese, anche se mostra ancora un livello di crescita decente. La debolezza è riflessa nei new orders (-8 a 17.8) e
le expectations a 6 mesi sono calate per bene (-14.5 a 8.2). Il delivery time è sceso (-21.8 a 17.9) a indicare che forse la situazione consegne si sta un po’ sbloccando. Notare che il  sottoindice “6 months forecast New Orders è crollato a 3.7, livello minimo da Novembre 2008!

Li per li Wall Street non si è fatta granchè impressionare, con l’S&P 500 partito in rialzo di oltre un punto percentuale. Il sentiment è rimasto abbastanza positivo per la prima  ora, poi ha cominciato a scemare. L’incombere del panel IMF o altro hanno cominciato a  premere sui rendimenti che hanno preso a salire sulle 2 sponde dell’oceano, con le parti brevi delle curve a sottoperformare, prezzando crescenti livelli di tightening. E’ così che la Fed Fund Strip è  andata a prezzare oltre 50 bps di rialzo al FOMC del 4 Maggio, e quasi 250 per Dicembre, il che con il rialzo già  fatto a marzo implicherebbe 275 bps di rialzi in 9 mesi.

E non dimentichiamo il tapering del QE da Novembre a Marzo scorso, e il Quantitative tightening in partenza tra 2 o 3 mesi.
Ha questa origine, a mio modo di vedere, il marcato calo del sentiment occorso nella parte finale del pomeriggio, che ha visto Wall Street passare da un solido rialzo ( a tratti +1.2%) a un discreto ribasso (-0.8%).
La campana delle 17.45 ha salvato i guadagni  dell’Eurostoxx e del Dax e del CAC (Milano ha sottoperformato parecchio), ma al momento il future sull’Eurostoxx ha consumato tutti i pprogressi e cede alcuni decimali. Vedremo dove chiuderà Wall Street. Detto dei rendimenti, in forte rialzo, resta da menzionare  il ritorno dell’€ sui livelli di ieri.

Dopo la chiusura EU, Powell e la Lagarde non hanno fatto sconti al mercato. Le dichiarazioni restano improntate al ritiro rapido dello stimolo. Il fatto che la gestione del problema dell’inflazione avvenga principalmente tramite l’abbassamento della  domanda di beni e servizi non sembra preoccupare troppo, anche se per la  verità  la  Lagarde sembra più  guardinga.
Il fatto è che l’economia USA e globale ha già  passato  il periodo di picco, e se la  vede con una guerra che ha portato in dote sanzioni economiche pesanti anche per chi le eroga, e un potenziale  serio problema in Cina. Questo già  porterà in dote un calo della domanda al quale di aggiungerà quello dovuto all’inasprimento delle politiche monetarie.
Al solito,  il mercato dei tassi si sta portando avanti. Vedremo quali saranno gli effetti sul ciclo e quando si manifesteranno.

*POWELL: ECONOMY IS PERFORMING STRONGLY, LABOR MARKET TIGHT
*POWELL: U.S. ECONOMY A BIT MORE REMOTE FROM EFFECTS OF WAR
*POWELL: SOFT LANDING `IS OUR GOAL’
*POWELL: ABSOLUTELY ESSENTIAL TO RESTORE PRICE STABILITY
POWELL: WE ARE GOING TO BE RAISING RATES, GETTING EXPEDITIOUSLY TO MORE NEUTRAL, THEN TO TIGHT POLICY IF APPROPRIATE
*POWELL: 50 BPS HIKE WILL BE ON THE TABLE FOR MAY FOMC MEETING
*LAGARDE: EUROPE RECOVERY IS BEING STALLED TO A CERTAIN DEGREE
*LAGARDE: EURO AREA, U.S. ECONOMIES MOVING AT DIFFERENT PACE
*LAGARDE: EURO-AREA INFLATION NUMBERS ARE `VERY HIGH’
*LAGARDE: JUNE MEETING KEY FOR END OF APP, POTENTIAL RATE PATH
*LAGARDE: WE NEED TO WAIT FOR DATA TO DECIDE WHAT TO DO NEXT