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Passaggio del testimone, i mercati accolgono positivi

Lampi di Colore 438

Prosegue la fase indecisa sui mercati, con vari asset impegnati giorno dopo giorno a disfare quanto prodotto la seduta precedente.

Ieri sera, apparentemente Wall Street è stata spinta al ribasso da un program trade (*S&P 500 DROPS TO SESSION LOW AMID COMPUTER-GUIDED SELL PROGRAM), solo parzialmente recuperato nel finale. Impossibile definire il motivo retrostante la vendita, che si è notata solo dal fatto che il numero di azioni del Nyse che ha segnato un prezzo al ribasso è istantaneamente balzato. In ogni caso la risk aversion è rimasta confinata nel listino US.

A ravvivare una seduta asiatica tranquilla sono intervenuti i dati macro cinesi. Il GDP del quarto trimestre ha sorpreso moderatamente in positivo (6.8% da precedente 6.7% e vs attese per stabilità). Riguardo i dati di dicembre, marginalmente negativo quello sulla produzione industriale (6% vs 6.1% atteso) mentre le retail sales hanno sorpreso in positivo (10.9% vs 10.7% atteso). In marginale decellerazione gli investimenti fissi (8.1% vs 8.3% atteso).

Mi commuove la diligenza con cui tutti si precipitano a esaminare questi dati, come se un economia in cui la crescita anno su anno del credito passa dal 18% di metà 2015 al 26% di inizio 2016, al 21% di fine anno possa crescere stabilmente tra il 6.5% e il 7, quando economie dai ritmi di crescita  assai più bassi e aggregati monetari assai più stabili oscillano assai di più. Il grafico, più volte proposto, che paragona i dati ufficiali all’indice composto da consumo elettricità, trasporti ferroviari e credito, è assai eloquente.

Lampi di Colore 436

E’ però vero che il tasso di crescita indicato dai dati ufficiali è un buon indice del livello di soddisfazione delle autorità per l’attività, e quindi può suggerire che tipo di politica monetaria metteranno in atto nei mesi successivi. Su queste basi, sembra sensato attendersi una continuazione dell’attuale lieve inasprimento della politica monetaria, e dei controlli sulla speculazione immobiliare (i dati mostrano un rimbalzo degli investimenti in property).

La giornata dell’entrata alla Casa Bianca di Trump è iniziata con un tono un po’ nervoso in Europa. L’aver ritrovato l’€ sui livelli pre Draghi, a causa di una Yellen meno risoluta nella sua seconda testimonianza, non ha forse giovato al sentiment. Ma in mattinata l’ottimismo è tornato, grazie ad un sistema bancario europeo in spolvero e a un ritorno ad indebolirsi della divisa unica, eventualmente in simpatia con la Sterlina. A pesare sul Pound, retail sales UK di dicembre assai brutte (-1.9% vs -0.1% atteso) . Si tratta del maggior calo dal 2012, vuoi vedere che la brexit non sarà questa passeggiata?.

Una Wall Street nuovamente in forma in attesa del discorso di insediamento di Trump ha concesso all’azionario continentale di conservare i guadagni in chiusura, nonostante l’effetto Draghi sia di nuovo svanito dalla divisa unica. Il terzo giorno di salita per i tassi US ha contagiato anche quelli europei, con il bund terminato sopra 0.4% per la prima volta da quasi 12 mesi.
Il discorso di Trump, zeppo di retorica e di concetti generali già noti, ha imposto un tono più riflessivo a Wall Street dopo la chiusura europea, ma la comparsa sul sito ufficiale whitehouse.gov di dichiarazioni di intenzioni sulla creazione di 25 milioni di posti di lavoro in 10 anni, ritorno della crescita al 4% e la stipula di trattati più vantaggiosi sta riportando un po’ di risk appetite.

Sul fronte tecnico, nulla di nuovo, se non che sui principali indici i range di oscillazione si stanno restringendo su livelli che in passato hanno dato luogo a movimenti bruschi: per esempio, sull’Eurostoxx, le bollinger bands mostrano un restringimento analogo a quello osservato a inizio dicembre.

Lampi di Colore 437