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Lampi di Colore – 21 Luglio 2015

NB: oggi pezzo breve causa lavori al server

E venne, infine, il giorno delle prese di beneficio.

La giornata è iniziata tranquillamente in Asia, con i principali indici in moderato guadagno, in un regime di volatilità ridotta.  Tokyo, chiusa ieri per festività, guida il gruppo (+0.9%) grazie a un po’ di eccitazione pre-earning season che sta facendo rimbalzare i titoli con attese più modeste. Anche il petrolio basso offre supporto, visto l’ampio consumo. Ancora calmi i mercati cinesi (Shanghai +0.6%) dopo che la PBOC ha iniettato 35 bln di Yuan di liquidità via reverse repo settimanali. Tra gli altri solo l’India ha ceduto terreno (-0.9%), forse agitata da alcuni earning contraddittori.

In assenza di dati, la mattinata europea è partita con un clima prudente, vista la chiusura pressochè invariata di Wall Street ieri sera, e attività sotto la norma. Come accennavo ieri, il dibattito tra gli operartori è incentrato sul quando ci si può ragionevolmente aspettare nuovi catalyst di volatilità, ma nel breve prevale l’opinione che gli agenti di disturbo siano ridotti. Il che è ragionevole, ma non mette al riparo dalle correzioni, specie quando i movimenti sono stati esuberanti e corali come quello dei giorni scorsi (9 sedute su 10 positive per l’Eurostoxx, totale 12.2%, per dirne una).

Cosi a metà seduta, senza motivi particolari gli asset europei hanno iniziato a perdere terreno, per accelerare quando Wall Street ha aperto a sua volta debole (IBM, che col suo -5% toglie mezzo punto al Dow, era nota da ieri sera).
La coralità del movimento, con azionario e bonds deboli e € che si rafforza, la dice lunga sulla natura correttiva dello storno: si tratta dell’esatto contrario di quanto visto i giorni scorsi.  Perfino petrolio e oro, massacrati speciali dell’ultimo periodo, mettono a segno lo straccio di un rimbalzo, a testimonianza che oggi è proprio la giornata dei “mini-reversals”.
Cosi l’azionario europeo mette giù la prima seduta negativa degna di questo nome (Eurostoxx- 1.05%) da una decina di giorni, lo spread rimbalza di 4 bp a 118, e l’€, nuovo temometro del risk appetite, recupera l’1% contro un biglietto verde in ritirata contro tutte le valute.

Devo dire che i grafici a prima vista non hanno un aria invitante, con vistosi engulfing pattern (segnali di inversione di breve) che compaiono qua e la, e che invitano a non essere troppo rapidi a comprare la debolezza. Detto questo, attenderei le prossime ore prima di trarre conclusioni su quella che comunque mi pare una correzione fisiologica per mercati che nel breve si erano spinti troppo oltre. Non mi stupirei che i compratori comparissero abbastanza rapidamente.