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Lampi di Colore

Lampi di Colore 157
NB: oggi versione ridotta causa festività
L’assenza di USA e UK per festività toglie qualsiasi spessore alla seduta odierna. L’estrema scarsità  di volumi mette in guardia dal attribuire un peso particolare ai movimenti odierni. Detto ciò, se non altro, il quadro mostra una sua coerenza, diversamente da altri bank holiday di recente memoria.

La  seduta  asiatica è  stata dominata dal Giappone, dove pare che sul fronte fiscale si vada verso un enplain: rinvio di 2 anni dell’aumento IVA, e pacchetto fiscale tra i 5 e i 10 trilioni di Yen. Chi storce il naso di fonte all’entità del secondo (pare che le attese fossero per “oltre 10 trilioni”) dimentica che in principio l’espansione delle misure pro terremoto doveva compensare il mancato rinvio dell’ aumento dell’IVA, mentre a dar fede a Nikkei News i Giapponesi potrebbero ottenere entrambi.
Sul fronte dati, marginalmente meglio delle attese le retail sales di aprile (0.0% vs attese per -0.6%).
Così lo Yen ha rimesso il naso sopra 111 vs $, e il  Nikkei ha recuperato quota 17.000.

Il resto dell’Asia ha contenuto l’entusiasmo, mostrando variazioni marginalmente positive in un contesto di attività ridotta. D’altronde, la conferma da  parte della  Yellen venerdi che nei prossimi meeting è possibile  un rialzo dei Fed Funds non è un plus per un area ad alto contenuto emergente.  Anzi, la  calma  è  quasi sorprendente in considerazione del fatto che la PBOC ha fissato lo yuan ai minimi dal 2011, indebolendolo di 0.45% vs $.

La seduta europea è  iniziata con un buon passo, ma  l’apatia si è  rapidamente impossessata del mercato. Tra i catalysti positivi, a parte la chiusura positiva di Wall Street venerdi, il GDP francese del  primo trimestre sopra attese  (0.6% vs 0.5%), il tasso di espansione più rapido da un anno. Apparentemente la  sorpresa  è  stata generata interamente da un balzo degli investimenti. Più avanti in giornata il CPi tedesco non ha riservato particolari sorprese.

Il clima vacanziero  ha nuociuto ai bonds core, con i rendimenti in rialzo in Europa, e, guardando i futures, che erano aperti, anche sui treasuries. Un asta positiva di 5 e  10 anni BTP ha invece offerto supporto ai principali periferici, che hanno mostrato rendimenti grossomodo  stabili.
Tranquille le divise.

L’inizio scialbo non deve trarre in inganno. La settimana è piena di avvenimenti in grado di muovere i mercati. Mercoledi abbiamo i PMI ufficiali di Maggio in Cina, mentre in Europa abbiamo la revisione dei PMI Markit, e in US l’atteso ISM manufactoring. Giovedi abbiamo l’ECB (attesi i dettagli dell’acquisto di credito che inizia questo mese), e la riunione dell’OPEC. Venerdi chiudiamo in bellezza con i PMI servizi, e in US abbiamo il labour market report e l’ISM services. Ovviamente il focus sui dati US sarà estremo, dopo il recente discorso della Yellen, che parlerà di nuovo in veste ufficiale a Philadelphia lunedi prossimo.

Sul fronte tecnico i segnali restano incoraggianti, con l’S&P diretto a colpire l’obiettivo sopra 2100 indicato dal  fallimento del testa e spalle e l’Eurostoxx in procinto di testare i massimi di aprile. Ma è meglio attendere il ritorno della liquidità prima di azzardare ipotesi.