Ottimismo sull’azionario all’inizio di una settimana densa di dati

Inizio di settimana lento sui mercati,  con Londra chiusa a pesare sull’attività.
Venerdì sera Wall Street ha marcato un nuovo record storico,  la  prima volta sopra 4.500 punti, +20% da inizio anno. Se anche stasera chiuderà  in positivo, avremo la  dodicesima seduta positiva su 15, che non è  un record, ma insomma rende l’idea di un sentiment molto ottimista e tranquillo. La performance assai delicata di Powell  a  Jackson Hole ha sicuramente a che vedere con la fase finale  di questa serie.  Se ne è  parlato per mesi, come  il  palcoscenico adatto a fornire indicazioni per il  ritiro dello stimolo monetario, per cui la sostanziale assenza di note aggressive nel  discorso ha liberato un po’ di budget di rischio per qualcuno.  Il  fatto che poi Jay abbia voluto slegare il tapering dai movimenti sui tassi, mostra che la memoria del 2018, quando i rialzi causarono una massiccia correzione azionaria nel quarto trimestre,  è  ancora vivido nella sua memoria. Questo  ritiro dello stimolo,  quando avverrà, sarà quanto mai gentile. Visto che, se le condizioni macro non cambiano, comunque Powell ha concesso che il tapering inizia nel 2021 (e la retorica degli altri membri sembra cementare questo concetto) diciamo che a sto punto Jackson Hole dovish è  prezzato,  e lo  sguardo torna sui dati, per capire cosa potrà  avvenire  al  FOMC del  22 Settembre. Questa settimana offre parecchi spunti in proposito, riepilogati sommariamente in fondo al  pezzo.

Come si diceva l’Asia ha visto una price action tranquilla.  Ma ovviamente doveva a sua volta “festeggiare” Jackson Hole. La cosa  si è risolta in una seduta di buoni progressi,  per  i principali indici, con l’esclusione delle “A” shares cinesi, che hanno mostrato progressi marginali (Shanghai +0.17%) o sono addirittura scese (Shenzen -0.3%).
Vari motivi dietro  all’underperformance:
** Il manager di non performig loans Huarong ha messo giù perdite record e le  sue azioni restano sospese  dopo il bail out governativo di 10 giorni fa.
** Le autorità proseguono nella loro foga di regulation. Hanno inasprito le misure di controllo del  finanziamento dell’immobiliare, hanno  ulteriormente ristretto le norme per i videogames per i minori, e annunciato nuove regolamentazioni per il private equity.
** China Tightens Mortgage Approvals in Major Cities – China Securities Journal reports. – Chinese banks are taking a more stricter attitude in screening sources of down payment and mortgage qualifications.
** CHINA FURTHER TIGHTENS ONLINE GAME SERVICE RULES FOR TEENAGERS – BBG
** CHINA SAYS ONLINE GAMING FIRMS CAN ONLY ALLOW MINORS ONE HOUR OF PLAY ON FRIDAYS, WEEKENDS AND HOLIDAYS – XINHUA
** Chairman Yi Huiman says China’s securities regulator will strictly regulate operations of private equity funds, according to a speech posted by CSRC.
La PBOC ha però per il  quarto giorno di seguito iniettato liquidità nel  sistema, per prevenire una reazione troppo negativa dei mercati finanziari. C’è una certa attesa per la tornata del PMI di Agosto che inizia domani, non proprio sotto i migliori auspici
*PBOC sold 50b yuan of 7-day reverse repurchase agreements at a yield of 2.2%. *PBOC injects net 40b yuan in open market operations (4th straight injection). *The operation is aimed at keeping month-end banking liquidity stable.

La seduta europea è iniziata a sua volta con un tono discreto,  anche se l’effetto Jackson Hole si era in parte già  visto venerdì, ed  è un po’ frenato da 2 “danni collaterali”, ovvero il calo del  $, che pesa su un economia export led come quella EU, e l’effetto sui rendimenti, che frena il  settore finanziario, con l’Eurostoxx banks debole  in relativo venerdì e in assoluto oggi.
Sul fronte macro, qualche ulteriore segnale che la  variante  Delta  sta  impattando un po’ sul  sentiment anche in Europa,  con l’economic confidence di agosto calata più  delle attese (117.5 da  prec 119 e vs stime per 118). In mattinata sono usciti anche i dati di CPI tedeschi di agosto, cosolidatisi a uno +0.1% mese su mese in linea con le attese. E’ strano vedere i Tedeschi e il mercato  prendere con tanta filosofia un +3.4% anno su anno. E’ vero che c’è di mezzo la normalizzazione dell’IVA. Tutt’altra musica in Spagna dove il CPI preliminare di agosto è  uscito a 0.4% vs attese per 0.0% e con dato anno sui anno a 3.3%.
Sul fronte ECB,  il  membro Villeroy,  Governatore Bank of France, ha espresso un cauto ottimismo,  lasciando  intendere che il  ritmo degli acquisti in Settembre potrebbe essere abbassato perchè la  situazione è migliorata. Ha aggiunto che non c’è  fretta di parlare dell’estensione del  PEPP, e che anche in EU il movimento sui tassi potrebbe essere sganciato dalle  sorti del  programma di acquisti.
**VILLEROY: ECB WILL DISCUSS IMPACT OF MORE FAVORABLE CONDITIONS
** ECB VILLEROY: NO RISK OF SUSTAINABLE SURGE IN INFLATION IN EUROZONE – BBG
**ECB’S VILLEROY: PEPP IS THERE UNTIL AT LEAST MARCH 2022
**ECB’S VILLEROY: NOT URGENT TO DECIDE ON PEPP AT SEPT. MEETING

Si poteva immaginare che i rendimenti Eurozone salissero, visto il tono dei commenti,  ma il mercato sembra ancora anestetizzato da Jackson Hole,  dopo averlo temuto in extremis (vedi balzo dei rendimenti del 25 agosto) e quindi il trend è  rimasto  al  ribasso. Nei prossimi giorni capiremo se è un rimbalzo o mercoledì  scorso è  stato un fuoco di paglia.

In US oggi i dati erano di second’ordine,  ma sono usciti  sotto  attese. Le pending home sales di luglio sono calate dell’1.8% da precedente -2% e vs attese di stabilità  .  La National Association of Realtors sostiene che è  scarsità di offerta. Le scorte di case in vendita stanno rimbalzando da aprile  ma sono sempre una metà della media normale.
Il  Dallas Fed Manufacturing index ha deluso a sua volta tornando su livelli normali (9 da precedente 27.3 e vs stime per 23). Le survey manifatturiere regionali dipingono un quadro abbastanza chiaro per agosto (vedi grafico sotto). Mancano il Chicago PMI (esce domani) e Milwakee.

Vedremo poi cosa ci dirà  l’ISM manufacturing sul  quadro nazionale, mercoledì.

Wall street non sembra preoccuparsi troppo. L’S&P 500 è  partito in rialzo con una price action tipicamente estiva e sta aggiungendo al  rally di venerdì, con il  tech a outoperformare, complice il  calo dei rendimenti che interessa anche gli USA, mentre le smallcaps  vedono prese di beneficio, insieme ovviamente alle banche.
L’azionario Eurozone chiude con guadagni marginali e Milano e Madrid al  solito attardate dal calo dei rispettivi settori bancari. Detto dei tassi, trading estivo per i cambi, mentre le commodities salgono un po trainate dall’oil che ottiene supporto dal timore dell’impatto dell’uragano IDA sulle raffinerie ma viene frenato dalle indiscrezioni di una conferma dell’aumento della produzione.
**OPEC+ LIKELY TO ROLL OVER OUTPUT POLICIES ON WEDNESDAY, WITH PLANNED 400,000 BPD HIKE FROM SEPTEMBER – THREE OPEC+ SOURCES

Come osservato  sopra,  il  resto  della  settimana in termini di dati macro è bello  pieno:
Domani abbiamo i PMI ufficiali cinesi, manifatturiero e servizi di agosto. Abbiamo anche il CPI di agosto in Francia e Italia e in US il  Chicago PMI e la  Consumer Confidence di agosto.
Mercoledì abbiamo il PMI Markit manifatturiero di agosto in Cina, le retail  sales  di luglio in Germania, e i PMI finali manifatturieri in Europa seguiti dall’ ADP survey e dall’ISM manufacturing di agosto in US.
Giovedì abbiamo i jobless claims in US
Venerdì chiudiamo con i PMI servizi e composite in Cina, Europa, e in US abbiamo l’ISM services, e soprattutto  il labour market report USA di Agosto.