Il pacchetto fiscale USA arranca, e l’azionario prende la scusa per correggere.

Nei 2 giorni scorsi i mercati azionari hanno consolidato, mostrando una volatilità bassa e variazioni modeste. In ogni caso ieri sera l’S&P ( + 0.28%) ha marcato, di poco, la nuova chiusura record,  cosi come il Nasdaq 100 (+0.31%) e il Russell 2000 small caps (+1.4%). , Per il momento il recente trend di rialzo, resta lento in superficie (small caps a parte), ma pieno di attività sotto, con i settori che si danno il cambio nel trainare.

Tra i motivi per la tenuta del sentiment, ovviamente gli sviluppi sul fronte fiscale in US occupano nelle ultime ore il primo posto. Dopo una giornata caratterizzata da crescente ottimismo, ieri sera Mnuchin ha presentato ai Democratici un pacchetto da 916 bln $. Il provvedimento, che prende spunto dalla proposta bipartizan, prevede soldi per gli stati (150 bln), per il Paycheck Protection Program (320bln), per aviolinee e vaccini, e anche per inviare assegni ai cittadini ( 160 bln ). Il leader dei Repubblicani al Senato MCConnell ha dichiarato che le parti stanno abbassando il livello delle richieste, consce che tanto si rimetterà mano alla politica fiscale entro breve, e stanno cercando di concentrarsi su le parti fattibili. I Democratici hanno parlato di “progressi”, ma apparentemente preferiscono continuare a lavorare sul pacchetto bipartizan, anzichè concentrarsi sulla nuova proposta. E hanno definito inaccettabile il taglio dei sussidi alla disoccupazione ( link ).
Siamo alle solite. Il mercato è lesto a guardare la retorica. La realtà è che tra 9 giorni, il 18 Dicembre, il Congresso comincia a chiudere. Il tempo stringe e i Dems devono ancora dimostrare di cercare veramente un accordo. Tra l’altro, complice l’atteggiamento di Trump, i candidati senatori Dem nel ballottaggio in Georgia sono in lieve vantaggio nei sondaggi. La possibilità di una maggioranza risicata è alla portata. Perchè dovrebbero accordarsi? Certo, da Gennaio la maggioranza democratica alla Camera sarà di appena 5 seggi e quella al Senato sarebbe possibile solo con il voto della Vicepresidente Harris. Quindi i Repubblicani avrebbero ampie possibilità di ostacolare la legislazione. Ma comunque ci sarebbe Biden alla Casa Bianca. Io contino a non vedere alcun interesse per la Pelosi e Schumer a varare qualcosa.
Ovviamente anche i vaccini restano al centro della scena. Ieri sono cominciate le vaccinazioni in UK con il preparato di Pfizer. Lancet ha invece pubblicato i dati completi del prodotto Astra Zeneca, i quali sono in linea con le iniziali indicazioni, con il dosaggio al 50% alla prima somministrazione che ha prodotto maggiore immunizzazione (90%) ( link ). Infine la FDA ha pubblicato un report in cui segnala che il vaccino Pfizer è “efficace e sicuro”, una sorta di studio preambolo al meeting che dovrebbe avvenire domani dal quale dovrebbe, nel giro di qualche giorno, uscire l’autorizzazione di emergenza.

Sul fronte Brexit le news continuano a rivelarsi altalenanti. Ma nel week end è emerso che è stato trovato un accordo sul già approvato withdrawal deal, cosa che ha fatto rientrare la presentazione alla Camera dei Comuni dell’Internal Market Bill, contenente le norme in contrasto con il citato deal. Diciamo un ramoscello d’ulivo UK in un negoziato estremamente difficile, che viene tenuto in piedi solo perchè nessuna delle 2 parti vuole trovarsi con il No Deal. Stasera dovrebbe esserci un incontro a cena tra Johnson e la Presidente della Commissione Von Der Leyen, per tentare di muovere una trattativa che appare bloccata. Alla cena parteciperanno anche i capi negoziatori Barnier e Frost. Johnson ha dichiarato che nessun Premier UK accetterebbe mai le richieste EU così come sono attualmente.

La seduta asiatica ha avuto nuovamente un buon tono, con Seul, Mumbai, e Taiwan a nuovi massimi, e le altre piazze positive. Unica eccezione, le “A” shares cinesi che hanno ceduto significativamente, dopo una seconda parte di seduta tutta in calo. Difficile che il motivo vada ricercato nel CPI cinese di Novembre, terminato in calo anno su anno (-0.5% da precedente +0.5% e vs stime per 0.0%  e primo calo dal 2009), visto che la sorpresa negativa è dovuta principalmente al prezzo della carne di maiale.Tra l’altro, i prezzi alla produzione (-1.5% anno su anno, da -2.1% e vs stime per -1.8%) hanno mostrato il calo di entità più modesta da marzo scorso. Più probabile che il problema risieda nel rally instancabile dello Yuan, che ha rotto 6.5 vs $ stamattina, prima che una mano misteriosa arrivasse a indebolirlo significativamente. In effetti la forza dello Yuan (oltre +8% dall’inizio del secondo semestre) comincia ad essere un problema per le autorità cinesi, e l’aumento delle riserve valutarie mostra che la PBOC sta già cominciando a cercare di contenerlo. Ma evidentemente la crescita cinese ha ripreso ad attirare i capitali.
Dopo la chiusura in Cina sono usciti gli aggregati di credito di Novembre, in generale in linea con le attese (total social financing 2.13 trilioni vs 2.07 attesi). Ciò detto, sulla base di questi numeri, il credito cresce in Cina del 12% anno su anno e le proiezioni indicano possibile per il 2020 un 14% anno su anno, per il total social financing. Quasi il triplo del GDP. Per un motivo o per l’altro, l’obiettivo di riportare sotto controllo la crescita del credito si mostra elusivo per il Dragone.
Bene anche i machine orders giapponesi di ottobre (+17.1% vs attese per +2.5%), tornati a crescere anno su anno (+2.8% vs attese per -11.2%). Il Governo Suga ha appena varato un altro pacchetto fiscale da 700 bln $. Un importo appena 200 bln in meno di quello su cui litigano da mesi in US, per una popolazione poco più di un terzo. L’azionario giapponese continua a sembrarmi attraente, in relativo, contro Europa e USA.

Prima passare all’Europa, due parole sui contagi. La situazione in USA continua ad essere difficile. Superata la distorsione delle festività, i nuovi contagi sono tornati sopra 200.000 (ieri 218.000) nonostante il numero dei test sia ancora leggermente sotto i massimi di novembre. Il ratio infetti/ test è salito sopra il 15%.
Fauci ha dichiarato che l’eventuale effetto Ringraziamento ancora non può essere comparso interamente ( link ). E gli ospedali in alcuni stati stanno cominciando ad avvicinarsi alla saturazione.
In Europa le cose vanno meglio, ma non benissimo. Alcuni trend virtuosi si stanno attenuando troppo presto. Nel grafico sotto si nota la situazione in U,K. e Francia.


In effetti, coi vaccini così vicini sembra assurdo preoccuparsi di questi trend, e forse lo è. Ma in Francia e Germania si sta pensando di implementare nuove misure per evitare una ripresa del contagio (anche perchè da noi i primi vaccini si vedranno a gennaio inoltrato, e saranno per le categorie a rischio).
GERMAN ECONOMY MINISTER ALTMAIER – WE MUST BE READY TO TAKE FURTHER TOUGH MEASURES IF NEEDED TO SUPPRESS VIRUS AND ALLOW SIGNIFICANT ECONOMIC RECOVERY NEXT YEAR

L’apertura europea è avvenuta con un tono tendenzialmente costruttivo. Il trade balance tedesco di ottobre ha deluso le attese ma comunque ha mostrato importazioni ed esportazioni in crescita.
In mattinata, però il regulator UK ha emesso una raccomandazione: Gli individui con una significativa storia di allergie non dovrebbero al momento assumere il prodotto di Pfizer ( link ). Ciò a causa di un paio di reazioni anomale in soggetti allergici. E questo già al primo giorno di somministrazione. Il clima sui mercati è così diventato un po’ più guardingo.
Scarsi gli effetti invece dell’accordo tra EU, Polonia e Ungheria sul Recovery Fund, trapelato in tarda mattinata. Ora bisogna vedere se gli altri paesi, e in particolre i frugal five, accetteranno le modifiche necessarie a tirare a bordo i 2 paesi dell’Est.
Il mercato non sembrava, e non sembra, molto preoccupato.
** POLAND AND HUNGARY ACCEPTED GERMANY’S EU BUDGET PROPOSAL, NOW WAITING FOR APPROVAL FROM DUTCH PM RUTTE AND OTHER SKEPTICAL MEMBER STATES
** BLOOMBERG OBTAINED DETAILS OF COMPROMISE ON EU BUDGET *EU BUDGET DEAL TO ONLY APPLY RULE-OF-LAW CLAUSE TO NEW FUNDING *EU BUDGET PACT TO REQUIRE ECJ RULING BEFORE PENALTIES ENACTED

In ogni caso il tono costruttivo è rimasto fino a metà pomeriggio, quando anche il newsflow sul pacchetto fiscale in US ha iniziato a deteriorarsi. Mc Connell ha accusato i Democratici di fare melina e cambiare gli obiettivi ad arte.
*MCCONNELL SAYS DEMOCRATS MOVING GOALPOSTS ON AID BILL – BBG
*MCCONNELL SAYS SCHUMER, PELOSI BRUSHING OFF GOP AID PROPOSALS
A quel punto effettivamente il risk appetite ha iniziato a scemare. Lo si è notato anche dal rimbalzo del Dollaro, mentre tra le commodities sono stati i preziosi, già deboli, ad accursare di più.
Anche il run up verso la cena di stasera ha visto dichiarazioni non troppo costruttive, anche se recentemente questo tipo di retorica è stata la norma. Continuo a pensare che vi sarà un deal, ma di portata ridotta.
**FRENCH OFFICIAL: DISAGREEMENTS W/ U.K. ON BREXIT REMAIN DEEP – BBG
**FRENCH OFFICIAL: POSITIONS TOO FAR APART FOR DEAL TONIGHT
* *FRENCH OFFICIAL: LIKELIHOOD OF NO DEAL IS GROWING
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Le borse europee sono riuscite a chiudere ancora marginalmente positive. Stesso discorso per i bonds periferici, che hanno visto gli spread scendere anche grazie al permanere di una moderata debolezza sui bonds core.

Dopo la chiusura europea la price action in US si è fatta più pesante. Se lo stallo sul deal fiscale ha fornito un catalyst, in realtà a essere compiti sono i titoli del Nasdaq, in particolare le recenti IPO, i darling degli investitori come Tesla e altre coinvolte nell electric vehicles business, e altri stay at home business. In realtà, il rinvio del pacchetto dovrebbe danneggiare più i ciclici, che invece tengono meglio. Vedremo se è un inizio di una presa di beneficio più grossa, o rientra come al solito.

Nel frattempo, domani c’è l’ECB. Dopo le anticipazioni fatte lo scorso meeting, reiterate in vari discorsi, e le indiscrezioni dei giorni scorsi, il mercato si attende un significativo pacchetto di nuove misure, che dovrebbe  riguardare principalmente il PEPP (un estensione temporale di 6/12 mesi e almeno 500 bln in più di size), e le TLTRO e PLTRO. Una sorpresa ulteriore potrebbe essere un taglio ulteriore dei tassi, o la segnalazione che è in arrivo. L’attenzione, oltre che al double dip macroeconomico causato dai nuovi lockdown, potrà essere al livello del cambio. Ma non sono in molti a pensare che la Banca Centrale abbia molti mezzi per frenarne l’apprezzamento in questa fase. E’ quindi possibile un’accelerazione temporanea, in particolare se non emergono sorprese.