Giornata tranquilla in attesa dei payrolls USA di domani

Chiusura sui minimi di seduta per l’S&P 500 ieri sera (Mercoledì) anche se il danno è stato relativo (-0.46%). A frenare l’indice generale i ciclici, mentre il tech ha fatto bene ( Nasdaq 100 +0.15%). Nonostante i fasti dell’earning season (vedi lampi di martedì per un commento link ) e i tassi reali a livelli infinitesimali, questa soglia di 4.420 punti di S&P 500 non ha ancora dato strada, anche se è un fatto che l’indice non riesce nemmeno a distaccarsene molto.


Diciamo che più l’indice picchia contro il livello, più l’eventuale superamento/fallimento acquisirà significato. Per ora sono quasi 2 settimane che ci si confronta. Intanto inizia la capitulation delle case di investimento (GOLDMAN STRATEGISTS RAISE S&P 500 YR-END TARGET TO 4700 VS 4300). Citi l’aveva alzato qualche giorno fa ma meno.

La seduta asiatica ha avuto un tono contrastato. Il China Complex è tornato a indebolirsi, con le “H” shares maglia nera. Apparentemente gli operatori stanno esaminando a fondo i media ufficiali a caccia di indizi di nuove crociate di regulation. Oggi avrebbe ancora fatto notizia il settore gaming per una proposta di eliminare gli incentivi ( link ). Poi sarebbero scesi i produttori di liquori (articolo su alcool e cancro) e tabacco (articolo critico dell’accesso dei giovani a sigarette elettroniche), e il biotech per un articolo sulla restrizione alla vendita dell’ormone della crescita.
Anche il Covid sta tornando al centro della scena, con l’aumento dei casi in Cina (sia pure modesto, e ben controllato).
*BEIJING TO QUARANTINE VISITORS FROM HIGH-RISK AREAS FOR 14 DAYS
*CHINA EDUCATION MINISTRY IS STUDYING SCHOOL OPENING IN AUTUMN – BBG
*CHINA HIGH, MID-RISK AREA MAY DELAY SCHOOL OPENING: MINISTRY
*China’s Traffic Thins in Some Cities as Virus Threatens #Oil Use – Bloomberg ( link )
Meglio gli altri principali indici dell’area, a cominciare da Tokyo, che si è levata di dosso la pressione della forza dello yen ieri. Bene anche Jakarta, mentre Sydney e Mumbai hanno mostrato marginali guadagni e Seul e Taiwan micro perdite.

La seduta europea sembrava indirizzata ad una mattinata incerta, ma all’apertura del cash alle 9.00 gli indici hanno rapidamente accumulato un discreto progresso, senza motivi apparenti. I factory orders tedeschi di Giugno erano usciti il doppio delle stime (+4.2% da prec -3.2% e vs attese per +2%), ma la notizia era di un ora prima. Per un € che è rimasto tranquillo, in attesa dei numeri di oggi in US, e soprattutto quelli di domani, i rendimenti eurozone hanno continuato a scendere aggressivamente. Gran parte della forza delle ultime 48 ore sembra dovuta al circolare di un report di Market News, disponibile per gli abbonati al servizio, secondo il quale il Governing Council ECB, in vista di Settembre, starebbe considerando un estensione del PEPP di 500 bln e una proroga della sua scadenza, attualmente fissata a marzo 2022. In un mercato già ben supportato, indiscrezioni del genere hanno offerto carburante al rally, anche se le fonti anonime citate hanno riferito che la decisione potrebbe arrivare in autunno inoltrato, e che vi sono ancora divergenze nel board.
A proposito di politica monetaria, oggi era il turno della Bank of England di parlare, a metà giornata. Se le misure sono state lasciate invariate come scontato (con il solito Sounders dissenziente, che avrebbe voluto ridurre gli acquisti), il meeting ha avuto un tono più proattivo delle attese:
** si è notato che nel periodo entro l’orizzonte temporale un po’ di tghtening dovrebbe rivelarsi necessario.
** le previsioni di inflazione sono state alzate (4% per il quarto trimestre del 2021)
** riguardo la riduzione del bilancio, che la BOE vuole iniziare una volta mossi i tassi, il livello di tasso BOE al quale si conta di iniziare è stato abbassato da 1.5% a 0.5%, mentre all’1% la Banca conta di iniziare proprio a vendere gilts.
Tutto molto “prospettico” ma la Sterlina ha un po’ reagito e al momento sta testando 0.85 contro €

Il dato più atteso della giornata di oggi erano i sussidi alla disoccupazione settimanali negli USA. Questi sono scesi di 14.000 unità a 385.000, in linea con le attese. Il numero totale dei percettori è però sceso a 2.930.000 unità, da 3.296.000, e vs stime per 3.255.000. Il motivo sarebbe un calo abnorme il California.
In generale buoni numeri, ma nulla in grado di impattare granchè sulle attese per il labour market report di domani. La media delle attese degli analisti proietta 870.000 nuovi occupati e disoccupazione in calo al 5.7%. Qualche giorno fa le attese erano per 950.000 nuovi occupati, ma il dato della survey ADP le ha fatte scendere. Diversi stati hanno terminato a Luglio il pagamento dei sussidi straordinari. vedremo se la creazione di posti del mese ne risentirà positivamente, anche se forse è presto.
Il pomeriggio è stato abbastanza tranquillo sui mercati. l’azionario mette a segno moderati progressi, i rendimenti calano in Eurozone, ma in America vanno incontro ai payrolls con modesti aumenti (treasury 10 anni nuovamente sopra 1.2%). Tranquillo il mercato dei cambi, o forse si dovrebbe dire pervaso da un clima di attesa. oil e commodity si riprendono un po’.
Le borse europee chiudono con moderati progressi, equamente distribuiti sui settori, tranne che per risorse naturali, in calo e consumers, al palo. Wall Street sta continuando a litigare con area 4420. Domani i payrolls potrebbero dare una spinta in uno dei 2 sensi.