Lampi di Colore

Lampi di Colore 156

Giornata decisamente tranquilla quella odierna sui mercati. Sicuramente il fatto che precede un long week  end in US e UK avrà avuto un peso. Ma  sospetto che il motivo principale sia stato che alle 19.15 ora italiana era atteso un discorso della Yellen  a Harward. Sebbene l’evento non abbia i crismi dell’ufficialità (si tratta di un intervista in occasione della consegna di un onorificenza), il focus è  quello delle grandi occasioni, in quanto offre alla Presidente l’opportunità di validare o meno il recente cambio di stance monetaria emerso dalla retorica dei membri Fed e dalla pubblicazione delle minute.

La seduta asiatica ha avuto comunque un tono discreto. Il CPI giapponese di aprile, pur sorprendendo marginalmente in positivo (-0.3 da prec -0.3% be vs attese per -0.4%) è  restato  in deflazione per il secondo mese di fila. Ne sembra che maggio andrà meglio, a  giudicare dai prezzi rilevati a Tokyo (-0.5%). I media continuano a traboccare di indiscrezioni secondo cui Abe sarebbe in procinto di rinviare il rialzo dell’IVA (nell’ultima, di 2 anni). Nel frattempo, il  G-7 si è concluso senza colpi di scena. Il Premier giapponese non è riuscito a fare inserire nel comunicato un riferimento ad uno specifico rischio di crisi economica, ne specifiche notazioni circa l’utilizzo coordinato della politica fiscale, ma ha impattato la partita sul cambio, riuscendo a far aggiungere, dopo l’impegno a evitare svalutazioni, l’importanza di evitare movimenti bruschi e disordinati dei cambi che minino la stabilità economica e finanziaria. Tutto ciò è valso un modesto progresso al Nikkei.
Performance simili sono state prodotte  dagli altri indice dell’area ad eccezione della solita Shanghai, al palo in seguito al rallentamento degli industrial profits ad aprile (a 4.2% da 11.1% di marzo)  un nuovo segnale, non si sa quanto pilotato, che dopo  il balzo di inizio primavera l’attività macro è ritornata a livelli in linea col recente trend. A parte ciò, sono circolati nuovi reports che parlano di politica monetaria “prudente”.

La mattinata europea ha avuto davvero poco da dire, con gli indici impegnati in ulteriore consolidamento in attesa del GDP US e della Yellen. Unico protagonista, il $, che a differenza degli altri asset ha “sentito” l’incombrere del  discorso accelerando progressivamente in giornata sui principali cross.

Nel primo pomeriggio, la  seconda stima del GDP  Us del  primo trimestre ha visto il dato salire meno delle attese (0.8% da 0.5% della prima stima, e vs attese per 0.9%).  E’ mancato l’incremento dei consumi, e l’aumento è quasi interamente dovuto all’accumulo di scorte. La piccola delusione non ha impattato sul mercato, col biglietto verde che ha continuato a rafforzarsi, e le  borse in grado di portarsi marginalmente sopra zero, livello su cui l’Europa ha chiuso.

Alle 19.15, la  Yellen, dopo un breve “warm up”, è sembrata confermare la  recente narrativa: ha dichiarato che l’economia sembra sul  punto di riaccelerare in base agli ultimi dati, che il mercato  del lavoro  è migliorato sotto  ogni punto di vista, e che un rialzo dei tassi nei prossimi mesi potrebbe rivelarsi appropriato.
Nulla di aggressivo, ma sicuramente un atteggiamento che la pone in linea con i discorsi dei giorni scorsi e con le minute dell’utlimo FOMC. Cosi l’€/$ indugia sui minimi di  seduta, il $/Yen si riporta sopra 110, i rendimenti dei treasury salgono moderatamente, mentre l’azionario in generale non sembra aver mutato l’atteggiamento apatico pre long week end. I Future sui Fed Funds attribuiscono al momento un 32% di probabilità di un rialzo a giugno, e un 58% di un rialzo entro luglio.Il prossimo discorso ufficiale, il 6 di giugno, si annuncia interessante!

*YELLEN: LABOR MARKET BY ALMOST ANY METRIC IS REALLY IMPROVED
*YELLEN: INFLATION TO MOVE BACK UP OVER NEXT COUPLE YRS TO 2%
*YELLEN: GROWTH LOOKS TO BE PICKING UP IN RECENT DATA
*YELLEN SAYS FED RATE HIKE IN COMING MONTHS MAY BE APPROPRIATE