Nuovo massimo storico di Wall Street a inizio di una settimana densa.

Quella che si apre  oggi è  una settimana davvero strapiena di roba, tra dati, trimestrali, banche centrali e eventi politici.
Partendo da dove ci eravamo interrotti, l’S&P 500 venerdì sera, dopo aver mancato di una virgola  il record, non lo ha più tentato (poco male, lo ha fatto oggi) ma comunque ha chiuso la settimana in progresso (+0.4%, +1.2% sulla settimana).

Il week end è stato denso di sviluppi elettorali:
** In Germania i partiti al governo hanno performato orrendamente nelle elezioni regionali in Thuringia. la CDU ha perso 11 punti, al 22%, dietro la formazione di sinistra Linke del Presidente uscente Ramelow (31%) e il  partito di estrema destra AFD che ha raddoppiato  i voti al 23%. L’SPD ha perso altri 4 punti terminando all’8.2%. La  defaillance della coalizione rimette in discussione la Cancelleria.  Ma è  evidente che questi risultati costituiscono un incentivo ai partiti di Governo per non andare alle elezioni ora. Magari la batosta potrebbe spingere la Merkel a cambiare atteggiamento sul fronte fiscale.
** Nelle  elezioni regionali in Umbria la coalizione al Governo in Italia è andata anche peggio. Il margine di 20 punti con cui una regione storicamente di sinistra ha premiato la Destra e la Lega costituisce una minaccia per la stabilità dell’alleanza PD-5 Stelle. Ma considerando che questo Governo è nato proprio con l’intento di evitare le elezioni e che andarci ora avrebbe un effetto potenzialmente disastroso in particolare per i 5 Stelle sembra improbabile che a questi venga voglia di staccare la spina. il PD potrebbe essere più allettato dalla prospettiva di non dare a Renzi il tempo di organizzarsi. Ma è una scommessa rischiosa, in una fase in cui è così debole.
** Sulla Brexit sono circolate indiscrezioni autorevoli che l’EU concederà un estensione fino al 31 gennaio, perchè l’opposizione di Macron è  stata superata.
** In Argentina, il candidato peronista Fernandez ha vinto, come da previsione, le elezioni. La Banca Centrale ha comunque abbassato, in seguito all’evento, rispetto il limite di acquisto $ a 200 a mese, contro i precedenti 10.000. L’azione offre supporto al cambio, ma i tassi salgono.

L’apertura asiatica ha avuto un buon tono. Il newsflow sul trade continua ad essere positivo, con la  parte USA a dire che “il  percorso verso l’accordo è  in discesa” ( U.S.-China Trade Talks Seemingly on a `Glide Path,’ Navarro Says ) e i Cinesi a ribattere che il testo di parte dell’accordo è fondamentalmente completato ( China said parts of the text for the first phase of a trade deal with the U.S. are “basically completed” ). Pechino ha anche approvato legislazioni che aprono all’investimento estero,  ma ha pure varato un nuovo fondo da 29 bln per investire nei semiconduttori. Le azioni di aziende coinvolte nella tecnologia Blockchain si sono poi impennate dopo che il Presidente Xi ha detto che aumenterà gli investimenti. E pazienza se gli industrial profits di settembre hanno nuovamente rallentato (-5.3% da prec -2% anno su anno).
Così il “China Complex” ha performato bene trascinandosi dietro il resto, che ha mostrato  generalmente meno entusiasmo, anche perchè, a  differenza delle “A” shares, ad esempio Tokyo ha inanellato il quinto massimo dell’anno di fila, e la decima seduta positiva su 11.

La seduta europea è partita con circospezione. Intanto, il BTP ha dovuto fare il  conti con il newsflow, ovvero quanto sopra esposto sui risultati in Umbria, e la  marginale delusione della mancata rimozione da parte dell’agenzia S&P del negative outlook sul rating BBB (confermato). A preoccupare è  il quadro sulla crescita. Il settore bancario ha poi risentito della brutta trimestrale di HSBC.
Il clima si è progressivamente rasserenato anche grazie all’ufficializzazione dell’estensione, anche se ormai l’aspetto centrale è diventato  il voto di stasera sulla mozione di Johnson di scioglimento delle camere. Non sembra che questa mozione abbia i 2/3 dei voti che servono. Ma il bello è che i LibDem e l’SNP ne hanno promossa un’altra che prevede elezioni il 9 Dicembre, ovvero 3 giorni prima di quella di Johnson. Questa dovrebbe essere votata domani e poichè in questo caso la maggioranza è semplice, ecco che i Conservatori hanno apparentemente la possibilità di votare, e i laburisti non possono farci nulla.

Così  il sentiment è gradualmente migliorato, i rendimenti e i beni rifugio hanno perso supporto, ed è apparso subito chiaro che Wall Street, in apertura un’ora prima a causa di un ritardo rispetto all’Eu nel ritorno all’ora solare, avrebbe aperto sopra il  precedente massimo.
Il nuovo record dell’ S&P 500 (e del Nasdaq 100) è stato salutato da dati macro  USA non proprio lusinghieri. il Chicago Fed national activity di Settembre ha deluso clamorosamente (-0.45 da prec +0.15 e vs attese per 0). Trattandosi di una media di 85 indicatori, e  avendo visto  i dati di Settembre, mi domando come le previsioni potessero essere per  stabilità. In ogni caso si sapeva che Settembre era stato un disastro.
Meno “old news” può essere considerato il  Dallas Fed di ottobre, che ha a sua volta deluso (-5.1 da prec 1.5 e vs atetse per -1). I sottoindici Company outlook e future business sono però saliti a +8.8 e +2.4.
Infine il goods trade deficit di settembre è uscito meno alto delle attese, ma l’impatto sul GDP è stato bilanciato da scorte all’ingrosso più basse delle attese.

Non che il mercato ci abbia guardato. Wall Street si è  assestata con un progresso sopra mezzo punto, e l’Europa ha portato a casa un altra seduta  positiva, con nuovi massimi anche se i progressi sono invero risicati. Il  robusto rialzo dei rendimenti ( nuovo “massimo” di periodo per il Bund a – 0.33%) ha contribuito a far assorbire il grosso dell’allargamento dello spread seguito alle news politiche. Poco mossi i cambi con la  Sterlina in progresso, in attesa di notizie dal parlamento UK. Stasera dopo la chiusura riporta Google.
Per motivi di tempi stretti rimando l’analisi tecnica a domani (anche eprchè non abbiamo ancora la chiusura di Wall Street.

Di seguito dati ed eventi dei prossimi giorni
Domani: Consumer Confidence USA di ottobre. Trimestrali di Mastercard, BP, General Motors. Voto in Parlamento UK sull’emendamento che propone il voto il 9 Diocembre (se stasera quello di Johnson viene bocciato)
Mercoledì: ADP Survey in USA. Prima stima GDP Usa del terzo trimestre. FOMC di ottobre (il mercato sconta un taglio di 25 BPS). Trimestrali di Apple, Facebook, General Electric, Bayer, Bayer, Total, Sony, VolksWagen, Santander CreditSuisse.
Giovedì: PMI Cinesi, manifatturiero e servizi di ottobre. GDP 3 trimestre Italia & Eurozone, Chicago PMI.
Venerdì:  PMI finali ottobre ovunque tranne in Eurozone. La  Lagarde entra in carica. trimestrali Exxon, Chevron,  AIG, Alibaba.