Lampi di Colore – 11 Giugno 2015

Oggi putroppo per una serie di inconvenienti mi è possibile solo un rapido commento alla price action.

Ieri ho concluso che i segnali osservati sui mercati nelle ultime ore favorivano una stabilizzazione del sentiment, a meno di bruschi peggioramenti della situazione greca. 
La giornata odierna è stata vissuta all’insegna di un clima crescentemente euforico, senza catalyst particolari visto che le indiscrezioni di Bloomberg ieri sono state rapidamente smentite. Evidentemente il sentiment su bonds ed azionario europeo aveva raggiunto nelle ultime ore un climax e ciò ha prodotto un brusco rimbalzo. Chiari sintomi del cambio di mood sono stati la forte domanda di BTP alle aste, e l’impatto nullo sui tassi europei e US di retail sales americane di maggio assai migliori delle attese (appena 2 giorni fa un dato del genere avrebbe precipitato i bonds europei nella disperazione).
Infine, è arrivato anche lo shock greco, con l’IMF che ha abbandonato Bruxelles, sostenendo che non ci sono le condizioni per un accordo. Se l’equity ha perso l’esuberanza del primo pomeriggio (pur chiudendo in positivo per il secondo giorno a fila) i bond periferici hanno perso ben poco del loro smalto, pur avendo appena digerito corpose aste italiane e spagnole.
Mi pare un discreto segnale di forza dei mercati, segno che la price action dei giorni scorsi ha infine prodotto un parziale riequilibrio delle posizioni. Vedremo i prossimi giorni cosa portano, ma il quadro tecnico mostra significativi segnali di miglioramento.

Sul fonte Grecia la posizione dell’IMF è piuttosto dura, e mette la Grecia all’angolo e pone l’Europa di fronte alla scelta se seguire l’atteggiamento del Fondo  o finanziare da sola  il bail out. Uno sviluppo non da poco, e la sostanziale tenuta del mercato sembra suggerire che un possibile temporaneo default della Grecia è almeno parzialmente prezzato.
Vedremo.