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Accordo su Debt Ceiling… Weekend caldo tra Irma e le mosse di Pyongyang

La performance catastrofica del Dollaro è continuata in nottata, con nuovi minimi su diversi cross (Yen e € sopra tutti, ma anche Yuan) e sul Dollar Index. Tra i principali indici azionari dell’area spicca la sofferenza del Nikkei per la forza dello Yen,  mentre i mercati cinesi hanno recuperato la debolezza di ieri.
Il marasma sul Forex ha fatto passare in secondo piano eventi che in altre occasioni avrebbero catalizzato l’attenzione:

** Il  trade balance cinese di agosto ha mostrato un surplus inferiore alle attese di ben 6.5 bln di dollari, al quale hanno contribuito sia esportazioni inferiori alle attese (per il secondo mese a fila) che importazioni sopra attese. Il merito si può  dividere salomonicamente tra forza del ciclo interno e rivalutazione del cambio, che avrà pesato sulle esportazioni.
** Dudley ha rilasciato un interessante intervista in cui ha ribadito di attendersi una buona performance dall’economia US e un aumento graduale delle pressioni salariali e in generale sui prezzi (sebbene abbia espresso preoccupazione per il recente comportamento del CPI). Il Presidente della FED di NY ha continuato sostenendo che è  sensato attendersi una prosecuzione graduale del rialzo dei tassi, e che che le  condizioni finanziarie generali devono impattare sulla stance monetaria. Infine ha dichiarato che gli uragani potrebbero avere un effetto positivo sull’inflazione attraverso  i carburanti, e che i dati in generale ne risentiranno ma la ricostruzione offrirà  supporto alla crescita.
In generale affermazioni che in altri momenti avrebbero esercitato pressioni sui tassi (in particolare visto quanto  prezzato attualmente) e supporto al $.  In questo caso sono andate totalmente snobbate.

La  fiammata sui cambi osservata nella seduta asiatica si è un po’ attenuata all’apertura europea.  Sul fronte macro, un altro segnale potenzialmente interessante per i cambi è la contrazione del surplus commerciale tedesco di luglio, in questo caso interamente ascrivibile ad  un mancato rimbalzo delle esportazioni.
A metà  mattinata, le solite fonti anonime ECB hanno fornito gli scenari su cui il governing Council ECB avrebbe lavorato ieri, in vista di ottobre (6/9 mesi e 40/20 bln di acquisti). Il fatto che abbiano discusso un taglio di Lampi di Colore 78140 bln agli acquisti ha dato uno tono hawkish alle indiscrezioni, e cosi l’€ ha ritrovato supporto, mentre i bonds europei hanno perso la verve di ieri, accentuando la correzione.
L’azionario continentale ha comunque tenuto abbastanza botta, oscillando poco sotto la parità, sostenuto da un rimbalzo delle banche, che finalmente hanno visto il segno + sui rendimenti. Ne ha beneficiato piazza affari che ottiene anche supporto da una ripresa dei flussi sulle small cap.

Il pomeriggio ha portato poche novità. Le scorte all’ingrosso finali di Luglio in US sopra attese alzano forse un po’ le stime di GDP US del trimestre in corso, ma tanto, con gli uragani, i numeri saranno volatili e comunque, di nuovo, il mercato ora è occupato su altro.

A metà  pomeriggio è giunta la notizia che la People Bank of China ha rimosso il 20% di riserva da accantonare contro currency swaps, una misura che aveva disposto nell’ottobre 2015 per sostenere lo Yuan, aumentando i costi di hedging. Evidentemente le autorità  cinesi condividono la lettura del trade balance effettuata sopra. La  mossa ha prodotto un U-turn nelle quotazioni della divisa cinese e contribuito a ridare un po’ d’ordine al mercato dei cambi: il dollaro ha ridotto un po’ il passivo con i principali cross pur senza riuscire a issarsi in positivo.
Cosi l’€ chiude la seduta europea con un progresso pari ad una frazione del record fatto alle prime luci dell’alba. L’assenza di impatto delle indiscrezioni ECB e la chiara sottoperformance rispetto ad altri cambi (lo yen su tutti) mostrano che forse,con una modesta collaborazione d’oltreoceano, si potrebbe ottenere una correzione degna di questo nome.
Detto ciò, è anche venerdi e ci sta che sul cambio partano prese di beneficio dopo una settimana decisamente positiva.
In generale, la reazione di sollievo per l’approvazione del rinvio del Debt Ceiling e del Budget temporaneo è abbastanza tiepida. Da un lato, abbiamo le fratture che quest’inciucio di Trump con i Democratici lascia tra la  presidenza e il partito. Dall’altro, sui livelli di azionario, cambi e tassi di interesse pesano le incognite del week end:
** l’approdo in Florida dell’uragano Irma, oggi declassato a 4 ma sempre in grado di causare danni ingenti
** la possibilità che Pyongyang festeggi l’anniversario della fondazione dello stato con un lancio di un missile balistico.

Un week end tranquillo potrebbe lunedi essere salutato da un rimbalzo un po’ più convinto del biglietto verde, e rendimenti in rialzo. Tra l’altro, lo sblocco del debt celing permetterà al Tesoro US di ricominciare a indebitarsi, e la necessità  di ricostituire le “extraordinary measures” utilizzate per finanziare l’attività  dei prossimi mesi dovrebbe condurre ad una ripresa in grande stile, con potenziale impatt restrittivo sulla liquidità in dollari e sui tassi a breve .
Vedremo.