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USA chiusi per il Martin Luther King Day… Continua la discesa del dollaro

Lampi di Colore 949

La festività US  (Martin Luther King Day) ha imposto oggi il consueto dazio sull’attività, con volumi modesti e price action erratica sui principali mercati.

La seduta asiatica ha visto i principali indici mettere a segno moderati progressi. Banche e tecnologia hanno permesso a Tokyo di superare l’ostacolo di uno Yen ai massimi da settembre contro dollaro. All’azionario giapponese non è dispiaciuto il discorso di Kuroda, in cui il Governatore BOJ ha ribadito l’intenzione di mantenere l’attuale stance fino al raggiungimento del target di inflazione. Il mercato dei cambi si fida di meno, giustamente.
Sentiment in leggera controtendenza in Cina, con Shanghai frenata da un nuovo crollo delle small cap  cinesi, piombate in negativo da inizio anno e ai minimi da agosto scorso. Apparentemente sull’indice hanno pesato le dichiarazioni del  Regulator ( China Banking Regulatory Commission) circa l’istituzione di maggiori controlli sulla corporate governance e sullo shadow banking system ( il che si traduce in controllo del credito). A parte ciò,  dopo la pubblicazione degli aggregati monetari di dicembre, in brusco  rallentamento, c’è una certa attesa per i dati macro di dicembre in uscita giovedi insieme al  GDP del  quarto trimestre. Infine, anche il continuato apprezzamento dello Yuan vs Dollaro può aver avuto un impatto.  Mi domando se il movimento non stia creando delle perplessità  anche tra le  Autorità  cinesi.
Il lieve deterioramento del  sentiment ha arrestato  la  serie record di sedute positive di Hong Kong, giunta a 14.

L’apertura della seduta europea  è stata immediatamente gratificata da un ulteriore accelerazione dell’€,  che si è  rapidamente attestato sopra 1.22 vs $.
Sul  fronte politico in Germania, dopo l’accordo preliminare, l’attenzione si sposta sul Congresso Straordinario del SPD  di domenica prossima  in cui si dovrebbe ratificare l’accordo e votare l’inizio formale delle consultazioni. Non pochi commentatori hanno osservato che un approvazione è probabile, ma non garantita, visto che alcune correnti interne al  partito fanno la fronda all’accordo.
Con queste premesse (più il  citato clima semifestivo), sorprende poco che l’azionario Eurozone abbia continuato a consolidare sui livelli dei giorni scorsi.
A guardare la  price action dell’ Eurostoxx negli  ultimi giorni,  con l’indice compresso in consolidamento sotto  la resistenza in area 3620,  si ricava l’impressione che sarebbe sufficiente un po’ di tregua sul fronte apprezzamento della divisa per ottenere una rottura rialzista ed un attacco al  livello  superiore (area 3700).

Lampi di Colore 947

Sul fronte cambi, basta uno sguardo al monito delle  divise del  G10 per rendersi conto che la  storia odierna è unicamente una di debolezza del dollaro, con tutti i cross a mostrare significativi recuperi, compresi tra il +0.35% del  dollaro canadese e il +0.9% di quello neozelandese.

Lampi di Colore 948

La lettura che il consenso da del breakdown del biglietto verde è che in una fase cosi positiva per il ciclo globale, il rialzo dei tassi US non è  sufficiente a contrastare i flussi di capitale in uscita a caccia di beni,  servizi e investimenti produttivi in giro per il mondo. E questo è  particolarmente vero per per l’€, vista la  ripresa ciclica e le aspettative di politica monetaria. Il parallelo che viene fatto è con il periodo 2004-2006 in cui il  dollaro rimase debole nonostante il  rialzo dei Fed Funds.
Personalmente, mi pare che questa view non tenga in debita considerazione la  Balance Sheet Reduction Fed, l’eventuale reimpatrio degli utili prodotto  dall’aliquota agevolata, nonchè il fatto che il taglio della corporate tax restituirà  appeal  agli  USA come  sede per gli investimenti.
Detto questo,  “never argue with the tape”,  come diceva Jesse Livermoore. La rottura ribassista di venerdi è netta e a meno che non venga negata, il trend torna solidamente ribassista e l’unica cosa che ha senso attendersi è un consolidamento, visto il sentiment depresso nei confronti del biglietto verde, e il positioning esteso su alcuni cross (€ in primis).