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Modesto consolidamento dell’azionario occidentale, dopo 6 sedute positive di seguito

Sesto rialzo di seguito per Wall Street ieri, con nuovo record incorporato per tutti i principali indici (anche il DOW ha superato in chiusura il livello di metà gennaio).
A favorire gli umori, ieri sera la comparsa della prima bozza del  piano fiscale dei Democratici . Tra i vari provvedimenti, gli assegni da 1.400 $ ai cittadini che guadagnano meno di 75.000 $ e il  salario minimo a 15$ l’ora, anche se non si sa se questo provvedimento può essere incluso ( per un sommario vedi link ). Il capo della (ormai) minoranza Repubblicana al Senato Mc Connell ha commentato che evidentemente i Democratici vogliono fare da soli (*MCCONNELL: DEMOCRATS HAVE DECIDED TO GO AT VIRUS RELIEF ALONE). Quindi sembra che si vada verso una budget reconciliation, che fa felice il mercato, perchè sarà più generosa di un deal bibartizan, ma per certi versi è un po’ uno spreco, a meno che i Dem non ci aggiungano altri provvedimenti. Questo perchè poi la budget reconciliation è preclusa fino all’anno prossimo ee ogni altra legge dovrà fare i conti con il filibustering. Peraltro, con 9 punti di GDP di stimolo fatti nel primo trimestre, si potrebbe obiettare che va bene così.
Gli analisti di DB hanno fatto una stima dell’impatto di 2 ipotesi differenti, una bipartizan da 1.3 trilioni di $ e una da 1.9 trln. Nel primo caso lo studio indica che il pacchetto potrebbe produrre un aumento del GDP di oltre 3% e creare 2 milioni di posti di lavoro (-1% di disoccupazione), nel secondo caso gli aulenti sarebbero del 5% per il  GDP, e di 3 milioni di posti (-1.5% di disoccupazione). Insomma si capisce perchè il mercato si lecca i baffi.

Breve update sul fronte casi, con grafico,  courtesy of Our World in Data


La situazione continua  a  migliorare nei paesi anglosassoni (anche se in US ci potrebbe essere un effetto Superbowl). In UK nonostante la temuta variante, i casi sono calati del 27% rispetto a 7 giorni fa e del 70% rispetto al picco. E le ospedalizzazioni sono scese da quasi 4000 al giorno di inizio gennaio a poco più di 1000 ora. In Europa la  situazione resta sotto controllo. Sotto riporto  il progresso sui vaccini dei principali paesi, riassunto nello schema di DB.


L’Europa è ancora assai indietro e non accelera molto.

Il sentiment è diventato un po’ più “misto” in Asia. Le “A” shares cinesi hanno trainato il gruppo trainate da industria pesante, dopo che le vendite di macchine movimento terra hanno fatto il 97% di crescita anno su anno. Sorprende poco che rame, e metalli industriali performino bene, anche in una giornata di consolidamento.
C’era anche una certa aspettativa per gli aggregati sul  credito di gennaio.  I numeri,  usciti a mercati chiusi, mostrano una ripresa robusta della crescita del credito, anche se  gli aggregati monetari mostrano i segni del recente drenaggio di liquidità.


Nel dettaglio si nota la  forza sia dei loans, che delle emissioni di corporate bonds, mentre quelle di bonds pubblici sono calate. Pure tenendo conto della stagionalità, direi che non sembra che le  autorità stiano mettendo in atto un particolare controllo del credito. Domani è l’ultimo giorno di borsa aperta per le “A” shares (Shanghai e Shenzen) prima di una settimana di festività. Le “H” shares saranno chiuse solo giovedì, venerdì e lunedì.
Per  il resto, in progresso anche Hong Kong,  le “H” shares, Taiwan e Tokyo, anche se con meno forza. In consolidamento Sydney, Seul, Mumbai e Jakarta.

La seduta europea è partita all’insegna delle prese di beneficio, situazione comprensibile alla luce del rally dei giorni scorsi. Sei sedute positive di seguito sono ancora più eccezionali in Europa. Coerentemente i rendimenti hanno mantenuto una tendenza a calare, anche se i periferici hanno tenuto bene. In ulteriore recupero l’€ contro un Dollaro in generale ritirata. Come accennato sopra il consolidamento non ha coinvolto le commodities, trainate dai metalli industriali. Bitcoin ha fatto un altro massimo stanotte e continuato a mostrare progressi rilevanti in giornata, sempre sulla scia della sponsorizzazione di Tesla.
Sul fronte macro, il trade balance tedesco di dicembre ha visto l’export proseguire la serie di incrementi di seguito portandola a 8 mesi (+0.1% da prec +2.3% e vs attese per -0.6%). La Cina è ulteriormente cresciuta come partner commerciale.  Modesta delusione dalla produzione industriale italiana di dicembre (-0.2% da prec -1.4% e vs stime per +0.3%).

Sempre  in mattinata, il NFIB small business optimism USA di gennaio ha deluso le  attese di un incremento (95 da prec 95.9 e vs stime per 97). Le piccole aziende USA lamentano ancora incertezza dell’outlook, ma intanto hanno aumentato gli occupati di 0.36 unità in media per azienda, anche se le assunzioni sono a macchia di leopardo per aree e settori.

Il  quadro non è granchè cambiato nel pomeriggio. l’azionario ha continuato a consolidare, con le prese di beneficio più insistenti su energy, ma poi in generale  sui settori più popolari di recente. Davvero poco mossi rispetto al mattino i tassi, e anche i cambi, mentre le commodities hanno continuato a ben figurare. Tra le notizie che ho notato, ulteriori segnali che la capacità produttiva sui semiconduttori deve aumentare.
** GM SAYS WHEN THERE IS A SHORTAGE OF SEMICONDUCTORS THAT IMPACTS PRODUCTION, IN SOME CASES WE INTEND TO BUILD VEHICLES WITHOUT CERTAIN MODULES
** GM SAYS IT IS EXTENDING DOWNTIME AT PLANTS IN FAIRFAX, CAMI AND SAN LUIS POTOSI AND WILL RE-ASSESS IN MID-MARCH
** GM SAYS SEMICONDUCTOR SUPPLY REMAINS AN ISSUE THAT IS FACING THE ENTIRE INDUSTRY

Le chiusure europee vedono gli indici interrompere la  serie positiva,  ma con perdite marginali a dimostrazione di una domanda che resta forte. Solo Madrid mostra un calo robusto, mentre Parigi e Londra hanno tenuto.
Dopo la chiusura Wall Street ha recuperato e sembra che voglia proseguire la serie positiva.