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Clima opaco sui mercati in occasione del ringraziamento.

NB Lampi domani esce in versione abbreviata in tarda mattinata, solo per commentare i PMI Eurozone.

Ieri sera, poi, Wall Street ha visto evaporare il grosso dei suoi progressi, con la performance finale dell’S&P 500 scesa a +0.3% (dal massimo intraday di oltre +1%) e il Dow addirittura terminato invariato. Difficile trovare un catalyst preciso di questa retromarcia finale, al di la dell’azzeramento del rimbalzo di Apple, eventualmente più una conseguenza che una causa.
Questo ammosciamento finale del sentiment è stato sufficiente ad attribuire alla seduta odierna, a scartamento ridotto per la chiusura USA, un mood opaco.
In realtà l’Asia non ha sfigurato. Tokyo ha capitalizzato il ritorno dello yen in area 113 con discreto rialzo. Marginalmente negative “A” e “H” shares cinesi, con Shanghai che continua a cozzare con la resistenza in area 2.650 punti. La notizia che l’advisor Navarro, ostile ai cinesi, non parteciperà al meeting del 29 novembre non ha avuto particolare impatto, ma è sicuramente di buon auspicio. Marginali perdite per gli altri indici ad eccezione di Sydney, positiva.

La seduta europea è iniziata con il classico scartamento ridotto dei giorni in cui è festa negli USA, ma gli indici hanno da subito fattorizzato il calo serale di Wall Street. Ad accentuare il malumore, un apertura pesante della carta italiana in corrispondenza con le prime news sulla ridotta domanda degli istituzionali per il BTP Italia, già parcamente richiesto dal retail i giorni scorsi. La debolezza si è propagata al settore bancario italiano e da esso a quello europeo, fatto sta che a metà mattinata il passivo accumulato dagli indici europei era già considerevole.
In realtà, una volta assodato che la size emessa sarebbe stata tra le più ridotte (la seconda più piccola con i suoi 2.16 bln), il mercato non ha fatto drammi, anzi, l’attenzione è passata definitivamente sull’atteggiamento meno aggressivo delle attese da parte dell’EU, e ai segnali conciliatori dall’Italia, conditi con qualche timida apertura.
*ITALY’S DI MAIO SAYS SEES MARGINS FOR DIALOGUE WITH EU
* Conte : “Acceleriamo sulla crescita e rimoduliamo le misure
Il BTP ha preso a recuperare robustamente, trainato dalla parte breve, che più ha da guadagnare da un attenuazione delle tensioni nelle prossime settimane. Così si è invertita la dinamica sulle banche italiane e l’azionario europeo ha recuperato un po’ di terreno dai minimi.
A metà giornata, piccolo colpo di scena sulla Brexit. Donald Tusk ha annunciato che EU e UK hanno raggiunto un accordo di massima sulle relazioni post Brexit. La seconda bozza potrebbe essere firmata Domenica insieme a quella sull’uscita annunciata giorni fa ed approvata dal Governo UK. La sterlina ha fatto un balzo, contagiando anche un po’ la divisa unica. Successivamente gli effetti si sono un po’ attenuati. Lo scoglio resta l’approvazione del parlamento UK, ancora tutt’altro che scontata. La May ha dichiarato che finchè è al Governo, le possibilità di un secondo referendum sono nulle. in questo modo, la Premier sembra quasi indicare la soluzione.
Le minute ECB, pubblicate oggi, hanno mostrato un Committee ancora convinto della fondamentale resilienza della ripresa Eurozone, ma preoccupato dei segnali di rallentamento, e conscio delle “incertezze e fragilità” del ciclo. L’assenza di discussioni su nuove TLTRO ha forse deluso un po’, ma in realtà l’impatto è stato scarso, su un mercato in clima festivo, ma soprattutto con gli occhi rivolti ai PMI flash in uscita domani.

Nel pomeriggio, con gli USA chiusi, l’attività ha ulteriormente rallentato. Il sentiment ne ha risentito, con gli indici europei che hanno restituito parte del recupero, per chiudere poco sopra i minimi di seduta. Cedo alla tentazione di attribuire poco peso a questa price action, con gli Americani alle prese col tacchino ripieno.
Se i cambi sono stati moderatamente impattati dalla forza del pound (l’€ sale marginalmente), le uniche notizie degne di nota dai tassi vengono dal BTP, con spread in restringimento di un paio di bps e 2 anni in calo di ben 10 bps.

Il clima festivo è destinato a proseguire domani, con le borse statunitensi aperte solo mezza giornata (e con metà degli operatori a casa). Ma noi Europei non possiamo rilassarci troppo. Vengono infatti pubblicati i PMI Eurozone flash (in verità anche quelli USA che però sono meno seguiti).
La release flash di ottobre era risultata abbastanza traumatica (vedi lampi del 24 ottobre per un riassunto), e i report di domani dovrebbero rivelarci se si è trattato di un “one off” o se il deterioramento del ciclo è ripreso. L’impressione è che il mercato potrebbe reagire bene a dati in linea cone le attese (che proiettano stabilità) e ancor meglio con dati in recupero. In altre parole serpeggia un po’ di pessimismo tra gli investitori, il che non vuol dire che dati in marcato deterioramento siano scontati nei prezzi, purtroppo.