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Buone notizie sul fronte vaccino, i mercati azionari nuovamente ai massimi.

Non si sta un attimo tranquilli.
I mercati erano intenti a prezzare la nomina di Biden Presidente, avvenuta nel week end – senza la concessione da parte di Trump – quando è comparsa la headline che tutti aspettavano. Le risultanze preliminari del Trial 3 del vaccino di Pfizer mostrano che ha ottenuto un tasso di efficacia superiore al 90%.
Scenario sconvolto ancora una volta, e record di euforia sui mercati. Sentimentrader.com ha osservato che il gap di apertura odierno dell’S&P 500 (circa il 3%) costituisce un record storico dal 1982 in poi, se si aggiunge la condizione che si approdi a nuovi massimi a un anno. Il migliore dei 17 precedenti (intesi come gap superiori all’1% con approdo a un massimo a 52 settimane) era quasi la metà (+1.6%) il 2 febbraio 1998. Per la cronaca, il backtest mostra una buona performance a 3 mesi (+4.6% medio con 94% di win ratio), ma scarsa fino a 2 settimane (-0.9% medio, con 29% di win ratio).
Messo da parte l’almanacco, andiamo a vedere come si è svolta la giornata. Come accennato, la seduta asiatica ha avuto un bel decorso, con i principali indici in positivo, a mostrare progressi ben superiori all’1% (al 2% nel caso del Nikkei) e coi futures US ed Euro recanti guadagni analoghi.  La dichiarazione di Biden Presidente eletto (salvo un improbabile – ma non impossibile – successo delle rivendicazioni di Trump) ha sicuramente rimosso un un altro po’ di incertezza dalla price action. Altro supporto può essere venuto dalla bilancia commerciale cinese di ottobre, che ha mostrato esportazioni forti e sopra attese (+11.4% anno su anno da +9.9% e vs stime per +9.2%) a dimostrazione di una domanda globale in ripresa, per lo meno in US e Asia. Deboli per contro le importazioni (+4.7% da prec +13.2% e vs stime per +8.6%), ma si tratta in parte di un effetto dell’accumulo di importazioni di chip da parte di Huawei a settembre.

La mattinata europea è partita con il medesimo tono positivo, diffuso in verità su tutti gli asset. Saliva l’azionario, con l’Eurostoxx 50 che aggiungeva 2 punti agli 8 della scorsa settimana. Salivano i bonds, con i tassi in calo ovunque. Saliva l’€, salivano le commodities e i metalli preziosi.
Questo scenario positivo è stato sconvolto alle 12.45 italiane dalla comparsa di questa headline: *PFIZER VACCINE PREVENTS 90% OF COVID INFECTIONS IN LARGE STUDY, succinto riassunto del comunicato stampa a questo link .
In soldoni, Pfizer ha comunicato che i risultati preliminari della fase 3 mostrano che l’efficacia del vaccino supererebbe il 90%: le 94 infezioni che si sono presentate nella popolazione oggetto del trial (44.000 individui) sono quasi tutte nella metà che non ha ricevuto il vaccino. Un livello di efficacia che – dovesse ricevere conferma – sarebbe molto, ma molto superiore alle attese (ricordo che la FDA aveva abbassato a 50% il limite per l’approvazione, per sveltire il processo). Un efficacia del genere permetterebbe di ottenere un immunizzazione abbastanza agevolmente. Uno studio di DB mostra che ipotizzando un R0 di 2.5 e un efficacia del 90%, per ottenere un immunizzazione sarebbe sufficiente vaccinare il 60% della popolazione.
Il trial dovrebbe produrre risultati definitivi nella seconda metà di Novembre, dopo di che la Pfizer potrà chiedere un autorizzazione di emergenza alla FDA. L’azienda si aspetta di produrre 50 milioni di dosi nel 2020, e 1.3 miliardi di dosi nel 2021.
Come sempre succede, l’annuncio di Pfizer ha sciolto la lingua ad altri produttori.
*RUSSIA’S SPUTNIK V VACCINE MORE THAN 90% EFFECTIVE: HEALTH MIN.
NOVAVAX COVID-19 VACCINE GRANTED FAST TRACK DESIGNATION BY U.S. FDA
Più rilevate è l’accoglienza che Fauci ha dato alla notizia, annunciando che anche Moderna mostra risultati analoghi
** FAUCI SAYS PFIZER VACCINE CANDIDATE EFFICACY IS `EXTRAORDINARY’ – BBG
** FAUCI SAYS PFIZER DRUG WILL HAVE MAJOR IMPACT ON COVID RESPONSE
** FAUCI SAYS MODERNA MAY HAVE SIMILAR RESULTS AS PFIZER VACCINE
Effettivamente, sembra che i risultati preliminari di Pfizer, oltre che essere molto buoni, siano arrivati in anticipo rispetto alle stime. Alla luce di quanto rivelato da Fauci su Moderna, sembra sensato attendersi che anche altri risultati preliminari di fasi 3 possano sorprendere in positivo. Tra rapidità e livello di efficacia dei prodotti, il target di distribuzione di vaccini in quantità sufficiente a immunizzare sembra più vicino di quanto stimato fino a ieri.
Molti paesi hanno già stipulato con le principali aziende importanti contratti di fornitura. Per fare un quadro della situazione ci viene in aiuto Deutsche Bank, con un grafico dove mostra i contratti fatti dai principali paesi industrializzati ed emergenti con le varie case, in termini di dosi pro capite.


Dovesse effettivamente emergere che i principali candidati mostrano progressi simili a Pfizer, il traguardo di un immunizzazione nel corso dell’anno prossimo non sarebbe più così ottimistico. C’è da scommettere che il newsflow si intensificherà nei prossimi giorni/ settimane: ad esempio Astra Zeneca dovrebbe pubblicare risultati preliminari del suo trial 3 in UK in tempi brevi
Notizie splendide, che per la prima volta lasciano realmente intravedere la possibilità di una normalizzazione nel corso dei prossimi 4/6 trimestri. Bisogna però tenere presente che da qui all’approvazione possono sorgere anche intoppi, effetti collaterali indesiderati o altro, in grado di ridurre la portata di queste news.

E veniamo alla reazione del mercato.
** L’azionario ha accelerato violenetemente al rialzo, aggiungendo, in particolare in Europa, un progresso spettacolare alla già sensazionale performance della scorsa settimana. Sotto la superficie, però, la rotazione settoriale è selvaggia. I titoli ciclici e value sono letteralmente esplosi. Le banche mostrano progressi a doppia cifra. I servizi trasporti e leisure guadagnano decine di punti percentuali. I difensivi arrancano, mentre gli “stay at home business” cedono, e in alcuni casi (videoconferencing, diagnostica in remoto, alcuni social, home entertainment etc) correggono pesantemente. E’ per questo che l’Europa, piena di banche e di ciclici tradizionali, outperforma gli USA, dove il Nasdaq a tratti scende, in una giornata in cui l’S&P 500 fa il 3% e il tradizionale DOW il 4.5%.
** I tassi salgono significativamente, andando a prezzare una maggior reflazione e una minore repressione finanziaria da parte delle banche centrali. Salgono le aspettative di inflazione, e, in US, anche i tassi reali, a prezzare più crescita, con l’idea che l’avvento del vaccino eviti del tutto l’impatto della seconda ondata, visto che al momento i lockdown sono predominanti in Europa.
** Il Dollaro segue questa logica. Meno Covid e più crescita, ergo una Fed meno dovish. Il biglietto verde recupera contro i principali cross (Yen e CHF in testa), ma cede vs emergenti e divise commodity e oil driven.
** Tra le commodity esplode il petrolio, a prezzare maggior domanda, mentre crollano i preziosi, a scontare meno QE, meno stimolo monetario in generale.

La seduta EU si chiude senza che questi trend abbiano dato segnali di fatica. L’Eurostoxx 50 prende il 6.36%, che si aggiunge all’8.3% della scorsa settimana, andando a toccare i massimi di luglio. L’Eurostoxx Banks sale del 13.9%. l’Energy prende il 10%. Dall’altro lato dello spettro, i pharma chiudono invariati. Sul fronte bonds, i decennali di Germania Francia e Italia vedono i rendimenti salire di 10/11 bps. l’€ chiude a 1.182, dopo aver segnato 1.1920 nel primo pomeriggio. Petrolio a +8%  e oro  -4% completano il quadro. In US si fa notare al momento il Nasdaq 100 a -0.40%.

Inutile dire che queste news si sono portate via il consolidamento che mi attendevo, dopo la performance spettacolare della scorsa settimana. E’ incredibile come un mercato che sembrava malconcio gli ultimi giorni di ottobre (in cui parlavo di capitulation link ) sia potuto transitare, nello spazio di 6 sedute, ad una situazione di eccezionale ottimismo. Al di la della performance odierna, giustificata dalle news, il sentiment era già euforico stamattina, in presenza di un quadro non esattamente imprevedibile una settimana fa: Biden ha vinto, il Congresso è (presumibilmente) diviso, e Trump contesta il risultato. L’assenza di impatto delle litigation dipende probabilmente dal fatto che, diversamente dal 2000, queste erano ampiamente attese, e per il momento grossi scontri non se ne vedono, anzi Trump sembra abbastanza isolato, anche tra i Repubblicani. Ci può stare.

Certo è che, nel breve, le performance sono stratosferiche. L’Eurostoxx arriva alla resistenza avendo recuperato il 15% in 6 sedute, al ritmo del 2.5% al giorno. Nel medesimo tempo l’S&P 500 ha recuperato un 10%, ma segna i massimi storici. Il Vix ha ceduto quasi il 40%. Movimenti così violenti sono soliti causare un crollo delle posizioni corte. In questo caso il processo è accelerato dalle ricoperture frenetiche sui settori penalizzati dal Coronavirus. Il mercato è stato totalmente spiazzato dal tramonto della “blue Wave” che ha costretto gli investitori a mollare i titoli ciclici e value per tornare sul tech, e a ricomprarsi i bonds. In questo senso, l’impatto delle news odierne costituisce un totale shock.
Il risultato di questa price action selvaggia può essere un positioning opposto a quello osservato 7/8 giorni fa, che ha prodotto il rally. Difficile pensare che gli hedge contro una volatilità post elezioni siano ancora in piedi dopo questo trattamento.
Ragion per cui, pur restando positivo a medio termine, per i soliti argomenti, ovvero stimolo fiscale e monetario, a cui si aggiunge ora la luce in fondo al tunnel sul virus, non ritengo affatto attraente inseguire questi livelli. Anche perchè il traguardo della distribuzione di vaccini in ampie dosi è ancora lontano, come osservano anche l’attuale segretario alla salute USA e il Presidente eletto. E nel frattempo l’infezione puù causare ancora parecchi guai.
** U.S. HEALTH SECRETARY AZAR SAYS IT WILL LIKELY TAKE SEVERAL WEEKS FOR FDA TO RECEIVE AND REVIEW PFIZER DATA ON VACCINE -FOX NEWS INTERVIEW
*BIDEN SAYS STILL MANY MONTHS UNTIL VACCINE WIDELY AVAILABLE
E, passata l’euforia, e ammesso che la nuova schedule venga rispettata, c’è la piccola questione dell’accettazione del vaccino da parte della popolazione.
Che Governi e Banche Centrali possano rimuovere lo stimolo anticipatamente a causa del vaccino, invece, mi preoccupa abbastanza poco.