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Calano gli occupati USA a Dicembre, ma i mercati guardano oltre.

Si chiude la prima settimana completa di lavoro del 2021 (noi avevamo l’Epifania, ma i mercati erano aperti). La seduta odierna era arricchita dal labour market report USA di Dicembre, ma, francamente, chi ci guarda più? Il rallentamento del mercato del lavoro USA nel quarto trimestre, alla luce della riacutizzazione del Covid, era prevedibile. Si è verificato in misura superiore alle attese ufficiali, che si erano assuefatte a dei dati macro generalmente buoni. Ha iniziato a impattare sui consumi. E il risultato è un azionario USA e globale su livelli più elevati, dei tassi nominali più alti, delle attese di inflazione più elevate, e un Dollaro, quello si, in calo, ma, dopo tutto lo sturm und drang, di un 2% dai livelli di fine agosto. Sfido io, che il global macro non va più di moda.

Naturalmente le motivazioni di questi movimenti apparentemente illogici non sono un segreto.
Intanto, come osservato nel pezzo di ieri ( link ) nella parte finale del quarto trimestre parecchi focolai di incertezza si sono risolti.
** Biden ha vinto le elezioni e le contestazioni di Trump non hanno mai dato l’impressione di sfondare. Anzi, nel “lame duck” il periodo tra l’elezione del nuovo Congresso e il suo insediamento, Democratici e Repubblicani si sono accordati per un piano fiscale da 900 bln, che ha evitato il fiscal cliff.
** Con l’episodio di ieri, è terminato anche il tira e molla sull’insediamento. Trump sembra più intento a evitarsi qualche condanna che a contestare ancora l’elezione.
** Grazie all’approvazione di più di un composto, le vaccinazioni sono iniziate nei principali paesi, cosa che permette agli investitori di guardare con distacco ai dati sulle infezioni, che continuano ad essere preoccupanti.
Guardando avanti, lo scenario che si propone è quello di una ripresa ciclica nel corso del 2021 favorita dalla normalizzazione, una volta che la percentuale dei vaccinati raggiungerà livelli da immunizzazione di gregge.
Ma, nonostante questo scenario promettente, sembra che avremo altro stimolo fiscale in arrivo. Grazie alla tattica suicida di Trump, che ha permesso ai Democratici di ottenere una risicata maggioranza al Senato, si sente già parlare di altri pacchetti, di un nuovo invio di assegni agli americani. Ironicamente, alcuni dei progetti dem più invisi all’azionario (regulation etc) saranno più difficili da realizzare, a causa del filibustering, che però può essere aggirato una volta l’anno, grazie alla Reconciliantion, su temi di budget.

E’ questo ultimo aspetto il principale responsabile dello scollamento dei mercati dallo stato dell’economia, che rende futile l’osservare numeri, come i payrolls, che un tempo erano considerati i market movers del mese. L’avvento del virus ha messo completamente in soffitta il moral hazard in tutto il mondo. Lo stimolo fiscale e monetario erogato non ha precedenti, e non si vede la fine. Basti pensare che, nonostante i mercati sui massimi storici, le retail sales +5% anno su anno in US, gli ISM a 55/57 etc etc e l’esplosione di euforia sui mercati, il Congresso ha ritenuto di mettere nel pacchetto fiscale appena approvato invii di assegni ai consumatori di 600 $. Non ai disoccupati, non agli indigenti. A tutti quelli che guadagnano meno di 75.000 $ all’anno. E sono pure giudicati insufficienti dall’amministrazione subentrante.
Ovviamente un enorme dose di stimolo fiscale e monetario era, ed è, pienamente giustificata. Non si poteva certo causare una depressione globale per osservare qualche principio di responsabilità fiscale. Ma mi pare chiaro – e quello citato sopra è un esempio fulgido – che si sta esagerando in quantità e modalità.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La formazione di un enorme bolla finanziaria. Negli ultimi mesi ho parlato al futuro di questo fenomeno. Ma ora, con Tesla che approccia 850 bln di capitalizzazione, centinaia di volte gli utili, e sale del 1100% dai minimi di 9 mesi fa, con Il record di IPO quotate nel 2020 (480), con i multipli del mercato più cari dal 2000, con l’indice Panic/Euphoria di Citigroup al livello di 1.83, con Bitcoin che raddoppia in meno di un mese, dico che ci siamo assolutamente dentro.


Il che, beninteso, è una cosa diversa dal predire il suo scoppio in tempi brevi. Perchè lo scenario illustrato sopra è reale. Effettivamente il mondo dovrebbe emergere dal Covid nei prossimi trimestri, l’economia dovrebbe accelerare, e con essa gli utili. Il che, in se, non è uno scenario da derating dell’azionario. E comunque, con enormi sacche di disoccupazione in giro, gli stati saranno lenti nel ritirare lo stimolo fiscale. E le banche centrali sanno bene che con il livello di debito globale, alzare i tassi non è un opzione. Per cui la bolla potrebbe continuare a gonfiarsi per un bel po’. Quando, infine scoppierà, sono curioso di vedere cosa si inventeranno le autorità per contenerne le ricadute.
Ovviamente, ci saranno le correzioni. A giudicare dal livello di euforia di breve, una non dovrebbe essere lontana. Ma è anche vero che, in virtù di sentiment e positioning eccezionalmente estesi, la sto attendendo da oltre un mese. Ma l’unico effetto di questi 2 fattori è stato finora di contenere il rialzo degli indici generali e causare qualche scossone. Troppe situazioni risolte bene, e troppo il momentum del mercato.

Venendo alla giornata odierna, la seduta asiatica ha avuto un decorso assai positivo. La spinta principale è venuta dai semiconduttori, con la notizia che Apple sta dialogando con Hyundai a proposito di auto elettriche e batterie. Ben lungi da intenderla come una minaccia al monopolio di Tesla, il mercato ha fatto fare un balzo al costruttore Coreano. Aggiungiamo che Samsung ha riportato molto bene e si capisce che il Kospi ha guidato il gruppo con un +3.97%, seguito da Tokyo, e da Taiwan, entrambi pieni di semiconduttori e tecnologia varia. La giornata migliorerà ancora per i semiconduttori, quando Nissan dichiarerà di dover rallentare la produzione a causa di  scarsità di chip.
A parte ciò, buone notizie anche sul fronte vaccini, con la conferma da parte di Pfizer che il suo vaccino è efficace contro le mutazioni.
(PFIZER FINDS ITS COVID-19 VACCINE APPEARS TO WORK AGAINST MUTATION FOUND IN UK, SOUTH AFRICA VIRUS VARIANTS – RTRS). Il Vaccino di Sinovac è invece risultato efficace al 78% in un trial in Brasile. In controtendenza, come spesso succede, i mercati locali cinesi, con le telecoms in corso di delisting in US ancora molto pesanti.

Una mattinata abbastanza tranquilla in Europa è stata animata dalla rottura di quota 1.900$ da parte dell’oro, che passerà il resto della giornata a scendere violentemente, indifferente a qualsiasi tipo di newsflow. Sono stato a lungo costruttivo sull’oro, e in particolare per tutto l’anno scorso, in virtù di considerazioni sull’aumento globale della base monetaria, la discesa in negativo dei tassi reali, la debolezza del Dollaro e la sua funzione di hedge per le fasi di risk aversion. Francamente, però, bisogna ammettere che la performance degli ultimi mesi, alla luce dei citati fattori (tranne la risk aversion) e in rapporto al resto degli asset, è deludente.
Sicuramente nell’ultimo periodo la domanda per motivi di protezione del portafoglio è calata, in linea con la soluzione positiva di molte questioni (anche la brexit). E recentemente si sta facendo sempre più diffusa la teoria che l’oro sia soppiantato dal Bitcoin come fornitore di diversificazione nei portafogli istituzionali. E sono tutti li che confrontano le capitalizzazioni (1 trilione  la Criptocurrency contro 11 trilioni l’oro totale) e immaginano una convergenza.
A mio modo di vedere, non sono esattamente fungibili. Bitcoin è troppo volatile, non è investibile da tutti, e non viene accumulato dalle banche centrali come garanzia. Ma il fatto che un fenomeno non sia razionale, non implica che gli investitori non lo perseguano per qualche tempo. Basta dare un occhio a Tesla, la cui capitalizzazione equivale a oltre 1.6 milioni di Dollari per ogni auto venduta in un anno, contro i 9.000$ di General Motors, per rendersene conto. E’ un fatto che il metallo giallo è sui livelli di settembre, e Bitcoin nel frattempo è quadruplicata.
Ovviamente, in una fase in cui gli asset si gonfiano e le divise vengono stampate in quantità, pensare che l’oro possa collassare, o anche solo scendere significativamente, appare strano. Però è vero che la mia fiducia nel suo apprezzamento è un po’ scossa dalla recente performance. Trovo più attraenti, al limite, le goldminers, che devono ancora prezzare interamente il suo rialzo dell’anno scorso.

Alle 14.30, come era prevedibile, i numeri americani hanno deluso. Il calo dei nuovi occupati è il primo dal mese di aprile, e la differenza con le ottimistiche attese è di 190.000 unità. Le revisioni ai mesi precedenti però migliorano il quadro, e comunque senza l’enorme calo nel settore leisure, il più colpito dal virus, avremmo avuto un guadagno.


L’aumento delle retribuzioni è un effetto del licenziamento di personale dagli stipendi più bassi. La stabilità della disoccupazione si deve a una forza lavoro stabile a fronte di un numero di occupati in base alla household survey altrettanto stabile.

E stabili sono risultati i mercati, a fronte di cotanto “miss”. L’azionario ha mantenuto un tono costruttivo, i tassi hanno continuato a salire, il Dollaro ha tenuto, e l’oro, che in altre occasioni sarebbe salito a prezzare maggiore stimolo, ha continuato a crollare.

A garantire un po’ di colpi di coda, in assenza di dati macro in grado di shoccare, ci hanno pensato i policymakers:
1) Clarida ha dichiarato che il momento in cui gli acquisti di bonds verranno ridotti è ancora lontano, ma i tassi a 10 anni sopra l1% non lo preoccupano.
**CLARIDA: NEXT SEVERAL MONTHS WILL BE CHALLENGING DUE TO VIRUS
**CLARIDA: EXPECT ECONOMY TO DELIVER IMPRESSIVE 2021 PERFORMANCE
**CLARIDA: DURATION OF BOND BUYING HINGES ON SPEED OF RECOVERY
** CLARIDA: CAN BE QUITE SOME TIME BEFORE WE THINK ABOUT TAPERING
**CLARIDA SEES KEEPING CURRENT PACE OF PURCHASES THROUGH 2021
** CLARIDA: NOT CONCERNED BY 10-YEAR YIELDS A TOUCH ABOVE 1%
** CLARIDA: HAVE TO TAKE INTO ACCOUNT WHY YIELDS ARE RISING

2) la Pelosi ha dato una scossa, dichiarando che stanno prendendo precauzioni per impedire a Trump di lanciare attacchi nucleari
* PELOSI SAYS SHE SPOKE TO JOINT CHIEFS OF STAFF CHAIRMAN ON PRECAUTIONS FOR PREVENTING TRUMP FROM INITIATING HOSTILITIES OR ORDERING NUCLEAR STRIKE

3) Ironicamente, è comparso il primo dissenso tra i Democratici al Senato. Il Senatore Manchin avrebbe dichiarato di essere assolutamente contrario ad un nuovo invio di assegni ( link ). La cosa ha fatto brevemente passare il buonumore al Wall Street, e ha accentuato il recupero del $. Successivamente il tiro è stato un po’ aggiustato.
**(BFW) Democrat Manchin Opposes New Round of Direct Checks: WaPo
** MANCHIN TO EVALUATE BIDEN AID PLANS WHEN TIME COMES: AIDE
** BIDEN SAYS $600 RELIEF PAYMENTS AREN’T ENOUGH
** BIDEN: WILL LAY OUT FRAMEWORK FOR NEXT RELIEF PACKAGE NEXT WEEK
**BIDEN: AMERICANS ENTITLED TO $15/HOUR MINIMUM WAGE AN HOUR

La chiusura europea vede i principali indici aggiungere ai progressi degli ultimi giorni. Ancora stabili i rendimenti Eurozone core e in calo gli spreads, mentre l’€ continua il ritracciamento inaugurato ieri. Ancora bene il petrolio, mentre i metalli industriali sono zavorrati da quelli preziosi. Wall Street non ha ancora deciso come chiudere.