Accelera il rally da short covering alla fine della settimana.

NB : LAMPI SALTA 2 USCITE E TORNA MERCOLEDì  14 SETTEMBRE

Alla fine, ieri sera, il rimbalzo di Wall Street ha tenuto, con l’S&P 500 in progresso dello 0.66% e il Nasdaq 100 in recupero  dello 0.50%. Niente male, considerando quanto sono stati hawkish Powell, ed Evans ( *EVANS SAYS HE `OPEN MINDED’ ABOUT BACKING 50 OR 75 BPS IN SEPT.) un tempo noto per essere una colomba. L’effetto delle fonti  anonime ECB delle 18 , inizialmente robusto,  si è rivelato solo temporaneo.
Il fatto è che la recente volatilità, accoppiata con l’aggressività  di Powell a  Jackson Hole ha riprodotto nuovamente un sentiment e un positioning estremamente negativi sia in US che altrove (vedi monitor di DB nel grafico sotto).

Su questo  stato di cose è andato  a  impattare il miglioramento dei dati macro USA (almeno rispetto alle  aspettative sicuramente ) cosa che ha inizialmente causato ulteriore selloff alla luce del “good data are bad data”.
Ma ad un certo punto questo meccanismo è andato in crisi. I rendimenti hanno smesso di salire  aggressivamente per effetto della retorica e sono partite le ricoperture frenetiche, che oggi sembrano aver accelerato il passo. Tanto più che,  come hanno notato in molti, le aspettative di inflazione stanno continuando a calare. Se quelle a 5 e 10 anni conservano ancora un po’ di premio al rischio, quelle a un anno sono arrivate addirittura ben sotto il 2%.

I rendimenti dei treasuries restano ostaggio della FED che anche oggi,  come vedremo. Ma se guardassero alle dinamiche di inflazione, i rendimenti dovrebbero calare a mio modo di vedere. Oggi inizia il blackout period FED. Vedremo se il silenzio indurrà una correzione dei rendimenti, che per ora sono andati in stallo da qualche giorno.
Nel frattempo questo calo delle aspettative di inflazione a fronte di resilienza dei tassi sta facendo salire i rendimenti reali, che sono ai massimi dal 2018 in America.

Personalmente, continuo ad attendermi un ravvedimento del  FOMC da qui a fine anno.

Tornando ad oggi, la seduta asiatica ha avuto un buon tono, con tutti gli indici che seguo a mostrare rialzi. Sugli scudi, per una volta, il  China complex (in particolare Hong Kong e le “H” shares). Il motivo di tanta euforia sarebbe da ascrivere al CPI e al PPI cinesi di agosto, usciti in forte calo e sotto attese.

Importante il contributo del calo di oil e commodities sul CPI, ma il  dato  core a 0.8% è  stabile e sotto l’1% da 5 mesi,  a  indicare una domanda di beni e servizi debole. il PPI si è dimezzato praticamente.  L’euforia deriverebbe dal fatto che questi numeri bassi permettono alla PBOC di aumentare lo stimolo monetario, esattamente il contrario di quanto succede in occidente. Personalmente osservo che questo è un ulteriore segnale di rientro dell’inflazione globale, visto il peso delle esportazioni cinesi globalmente  (e in particolare a fronte del calo della divisa). Nel corso della mattinata europea sono stati pubblicati anche gli aggregati monetari e di credito per il mese, dal tono contrastato. Il total social  financing ha accelerato più  delle attese ma i loans hanno deluso, in particolare alla  luce dei tagli dei tassi. Anche M1 ha deluso.
Per il resto,  sul  fronte giapponese, il crash dello Yen è tornato a innervosire il Governo, con Kuroda e il capo di gabinetto Matsuno che hanno ripreso gli interventi verbali
*KURODA: YEN MOVING BY 2 OR 3 YEN PER DAY IS VERY SUDDEN
*KURODA: RECENT WEAKENING OF THE YEN IS RAPID
*KURODA: RAPID WEAKENING OF YEN IS UNDESIRABLE
*MATSUNO: RECENT FOREX MOVES CLEARLY EXCESSIVE
*MATSUNO: GOVT. WATCHING FOREX MOVES WITH VIGILANCE
*MATSUNO: WON’T RULE OUT ANY OPTIONS IF SUCH MOVEMENTS CONTINUE
La  divisa giapponese ha messo a segno un rimbalzo in parte favorita dalla debolezza odierna del  Dollaro.

L’apertura europea ha visto i principali indici azionari accelerare bruscamente al  rialzo fino dai primi scambi, accumulando progressi decisamente notevoli. Anche l’€ e i bonds, sui quali erano ancora presenti gli effetti delle indiscrezioni di ieri sera, hanno messo a segno rimbalzi robusti. L’impressione è che anche in Eurozona il pessimismo legato alla hawkishness dell’ECB abbia fatto un picco, e siano partite violente ricoperture. Il movimento è poi trainato dalle banche europee, che sono passate dallo sigma di dover ammortizzare le perdite legate  alle margin call sull’energia alla prospettiva di guadagnare interessi sulle riserve in eccesso parcheggiate presso l’ECB. Il settore ha rapidamente accumulato ulteriori 3 punti di progresso. In assenza di dati,  siamo arrivati a metà  giornata con l’azionario in forte attivo, l’€ in recupero di una figura, e i rendimenti praticamente in calo,  mentre le commodities hanno reagito al sentiment mettendo a segno un rimbalzo,  con la notevole  eccezione del gas europeo e UK, cosa che ha accentuato l’ottimismo.
Niente male considerando che l’atteso Consiglio straordinario dell’Unione Europea si è  rivelato un mezzo flop in cui non si è raggiunto che un rinvio,  vista l’impossibilità di accordarsi su misure di riduzione della domanda o cap  sui prezzi. A supportare il sentiment, le  dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo Donohoe, che ha annunciato interventi coordinati dei Ministeri delle Finanze coordinati con la  Banca Centrale per contenere l’impatto su consumatori e aziende dell’inflazione.
**EU COUNTRY MINISTERS DISCUSSED PRICE CAPS FOR RUSSIAN GAS BUT ‘FURTHER WORK IS NEEDED’ ON THE POSSIBILITY OF SUCH A MEASURE – DRAFT MEETING SUMMARY #ONGT #OOTT
** EUROGROUP’S PRESIDENT DONOHOE: EURO ZONE FINANCE MINISTERS WILL INTERVENE TO SUPPORT HOUSEHOLDS AND BUSINESS AGAINST INFLATION SHOCK.
*DONOHOE: WILL COORDINATE RESPONSE WITH ECB

Intanto l’ECB è tornata in argomento con le banche circa la  necessità  di monitorare l’impatto della crisi energetica e di un eventuale stop del gas russo. Ma  queste new si sono perse nell’euforia generale
*ECB WROTE TO BANKS TELLING THEM TO ANALYZE GAS-STOP IMPACT
*ECB RAMPING UP SCRUTINY OF BANKS’ READINESS FOR RUSSIA GAS STOP
*ECB TO DISCUSS READINESS WITH EXECUTIVES BY END OF SEPTEMBER

Anche in US questo  pomeriggio il calendario macro era scarno. le  scorte all’ingrosso di luglio sono salite meno delle attese,  ma sempre un robusto +0.6% dopo un +0.8% di giugno. Le vendite sono calate più delle attese (-1.4%) ma escluso il  petrolio il numero è stabile  (+0.1%).

A creare un po’ di patema, è  intervenuto,  poco  prima  dell’apertura di Wall Street  un pezzo del FT che ha ripreso le indiscrezioni di ieri relative al  quantitative tightening ECB, ovvero alla possibilità che si discuta al  prossimo meeting di iniziare a ridurre il bilancio ( link ECB to start talks on shrinking its balance sheet). Il pezzo riporta le dichiarazioni di 2 anonimi funzionari secondo i quali le discussioni inizieranno nella prima parte di ottobre e si potrebbe giungere ad una decisione entro fine anno.
La notizia ha causato un mini storno dell’azionario, che si è rivelato effimero. Ma l’impatto sulla divisa e sullo spread è stato maggiore, e più  persistente,  con l’€ che dimezza i progressi a fine seduta europea, e il rendimento del BTP che chiude in rialzo, e sopra al 4%, per la prima volta da giugno.
Wall Street ha aperto positiva e accumulato  progressivamente guadagni in un regime di volatilità  ridotta. Gli ultimi fuochi della retorica FED prima del blackout period (il  prossimo FOMC è il 21 settembre) non hanno minimamente intaccato il buon sentiment, e per quanto riguarda i tassi, si sono risolti in una salita dei tassi a breve con la  curva che ormai sconta un 90% di proibabilità  di altri 75 bps), e un nuovo record in chiusura del 2 anni treasury (ai massimi da fine 2007), ma dal  7 anni in su i rendimenti sono addirittura calati. E il  Dollaro cede significativamente oggi.
*FED’S BULLARD SAYS LEANS `MORE STRONGLY’ TO 75 BASIS-POINT HIKE
*BULLARD SAYS GOOD CPI REPORT SHOULDN’T AFFECT SEPT. FED CALL
*BULLARD URGES MORE FRONT-LOADING: `SOONER IS BETTER’
*BULLARD SAYS MARKETS UNDERPRICING `HIGHER FOR LONGER’ RATES
** FED’S WALLER BACKS ‘ANOTHER SIGNIFICANT’ RATE HIKE IN SEPTEMBER
** FED’S WALLER: IF UNEMPLOYMENT STAYS UNDER 5% CAN BE REALLY AGGRESSIVE ON INFLATION
**  FED’S GEORGE: WOULD LIKE TO SEE A SOFT LANDING BUT THERE COULD BE A ** MORE DIFFICULT PATH TO BRINGING INFLATION UNDER CONTROL
** FED’S GEORGE: BALANCE-SHEET REDUCTION MAY INCLUDE ASSET SALES
Le chiusure europee sono decisamente positive, e portano in attivo anche la settimana. Da lunedi vedremo quanto fiato ha questo rimbalzo, prima che la realtà  di condizioni finanziarie in inasprimento ed economie in rallentamento (in particolare in Europa) ricominci a “mordere”.